
Aumento dei. prezzi del pesce in Toscana in media del 6-8% foto di archivio
"L’allarme sull’aumento dei prezzi del pescato è frutto di una combinazione di fattori multipli che si sono abbattuti sui nostri mari. Potremmo definirla una tempesta perfetta". A dirlo è Lisandro Benedetti Cecchi, biologo marino e professore ordinario di Ecologia all’Università di Pisa, che analizza le ragioni dietro l’impennata dei prezzi del pesce sui banchi del mercato. Le stime sono infatti impietose: i prezzi del pesce in Toscana sono aumentati in media del 6-8% rispetto all’anno precedente, mentre oltre il 27% delle famiglie ha dichiarato di aver ridotto il consumo di prodotti ittici per motivi economici. E le cause, secondo il professore, "sono una conseguenza della riduzione del pescato, che dipende da molteplici fattori, in parte attribuibili al cambiamento climatico e in parte no".
Il mare, infatti, non sarebbe più... pieno di pesci. Il professor Cecchi sottolinea il ruolo crescente del riscaldamento globale: "Possiamo affermare senza problemi che il riscaldamento globale è un fattore che può influire, dal momento che diverse specie target della pesca, abituate ad acque più fresche, con il mare a 26-27 gradi preferiscono spingersi a maggiore profondità alla ricerca di cibo". Il calore del mare, infatti, stressa e uccide cozze, arselle e altri mitili che sono prede classiche dei pesci, i quali dunque sono costretti a cercare altrove le loro fonti di nutrimento. Oltre al caldo, ci sono anche le specie aliene: il granchio blu o il cosiddetto gambero killer fanno la loro parte nel predare questi animali, contribuendo al declino di alcune risorse fondamentali per l’ecosistema marino. Ma non si può puntare il dito solo sul clima, Benedetti-Cecchi spiega infatti che "Dobbiamo considerare gli effetti negativi dell’eccesso dello sforzo di pesca, delle pressioni causate dalle varie attività umane – tra cui l’inquinamento – e non ultimo il declino della flotta peschereccia, con l’invecchiamento delle imbarcazioni".
E conclude: "È plausibile che l’effetto combinato del riscaldamento dei mari e della pesca stia inducendo alcune specie a spingersi più in profondità. Tuttavia, non è una sola causa: è la combinazione di fattori multipli. Una vera e propria tempesta perfetta".