Mario Ferrari
Cronaca

Scuola, torna l’incubo caro-libri: “Spesa fino a 1.400 euro”

L’allarme lanciato da Federconsumatori: “L’inflazione colpirà con più forza. Quest’anno le famiglie pagheranno fino a 620 euro a figlio per i volumi”

Libri scolastici (foto di repertorio)

Libri scolastici (foto di repertorio)

Pisa, 13 luglio 2025 – “Listruzione dovrebbe essere un diritto, invece sembra sempre più un lusso”. Purtroppo per le famiglie si prospetta un anno scolastico ancora più pesante a causa del caro libri che, secondo le previsioni di Federconsumatori, nel 2025 colpirà con ancora più forza. Sandro Imbraguglio, presidente della sezione provinciale pisana dell’associazione, ha infatti teorizzato che il costo dei libri scolastici “quest’anno sarà di 620 euro complessivi per le famiglie. Cifra che continua a crescere da tempo: nel 2024 era di 591 euro, che a sua volta era più alto del 20% rispetto all’anno prima“.

Un trend preoccupante, insomma.

“Purtroppo sì. Ormai l’inizio dell’anno scolastico è un salasso per le famiglie: tenga conto che lo scorso anno la cifra complessiva per garantire ai giovani di andare a scuola, contando libri, zaini, astucci, penne e simili era di 1200 a figlio. E si trattava di una media complessiva, quindi la spesa è inferiore alle elementari e superiore al liceo”.

E quest’anno andrà peggio?

“Dalle nostre stime, che però non sono ancora definitive, ci aspettiamo una spesa media di 1400 euro a figlio. Si tratta di un aumento generalizzato dei prezzi che ormai non è più sostenibile: l’istruzione dovrebbe essere un diritto, ma sembra sempre più un lusso. E le conseguenze saranno tremende”.

Come mai?

“Perché cercando soluzioni per risparmiare sarà incentivato il nero, le fotocopie dei libri o meccanismi tipo la contraffazione. Il fenomeno va arrestato garantendo sgravi veri per le famiglie, permettendo di detrarre le spese per i libri in modo effettivo, contributi pubblici strutturali per questo tema”.

La misura regionale “Libri Gratis” ha aiutato?

“Sì, è un ottimo sistema per dare sollievo a chi è veramente in difficoltà”.

Il problema sta diventando il ceto medio.

“Esatto. Giustamente molti provvedimenti riguardano chi vive in condizioni di povertà, ma oggigiorno c’è una fascia grigia molto ampia che è il ceto medio. Persone che avendo uno stipendio medio di 1600 euro non sono comprese nei contributi pubblici ma, a causa di tutte queste spese, hanno sempre più difficoltà ad andare avanti”.

Quali possono essere delle soluzioni per limitare l’effetto del caro libri?

“L’unico meccanismo può essere la dematerializzazione del libro, e-book e misure che riducono i prezzi riducendo i costi della stampa o la distribuzione o l’inchiostro”.

Come si può risparmiare?

“Prima di tutto comprare libri di seconda mano; usufruire di gruppi whatsapp o Facebook di distribuzione solidale per scambiarsi materiale; utilizzare le dispense; farsi un giro per vedere se nei negozi si trova l’occasione o lo sconto. Poi, per far capire il valore del denaro ai bambini fin da piccoli, risparmiare sui quaderni o zaini di marca o molto richiesti con personaggi dei cartoni e prenderne versioni più semplici. Il mercato spinge a consumare: risparmiate per lo zaino e dedicate i soldi a premiare i figli se prendono un bel voto”.