MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

La ricetta del successo: "Qualità, impegno e attenzione ai clienti"

La ricetta di Pieragnoli (Confcommercio)

Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Pisa e provincia parla della «ricetta» per la longevità delle imprese

Federico Pieragnoli, direttore di Confcommercio Pisa e provincia parla della «ricetta» per la longevità delle imprese

di Mario Ferrari

"Chi beve vino campa cent’anni, recita un noto proverbio, ma anche un’impresa con determinate caratteristiche può assicurarsi un futuro longevo e ultrasecolare". In una giornata in cui Pisa celebra due realtà che superano il secolo di vita, il direttore generale di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli ha elencato i consigli utili per le attività che vogliono resistere allo scorrere del tempo e adattarsi ai cambiamenti per raggiungere i 100 anni di storia. "Il segreto alla base di una realtà duratura - spiega Pieragnoli - è avere imprenditori lungimiranti che possano adattarsi ai tempi per ripensare e innovare il proprio lavoro, tramandarndo la passione alle generazioni successive".

Direttore, in un periodo di grandi difficoltà per i negozi e desertificazione commerciale, cosa serve per costruire un’attività duratura?

"Inutile negarlo: i muscoli d’acciaio sono una componente fondamentale per un’impresa longeva. È però altrettanto vero che questi da soli non possono bastare se non supportati da una serie di requisiti e attitudini fondamentali per fidelizzare il cliente e far quadrare i conti".

Quali?

"Va detto senza giri di parole: per vivere 100 anni un’attività non può prescindere dalla qualità del prodotto. Che si parli di commercio, turismo o servizi, la garanzia di qualità è il primo ingrediente per una ricetta di ‘lunga vita’ in ogni settore. Qualità è sicuramente la prima parola chiave".

La seconda?

"Sacrificio. Fare impresa vuol dire sacrificare tempo alla propria famiglia e alle proprie passioni, spesso significa lavorare la notte o nei fine settimana. Insomma, bisogna essere predisposti ad affrontare sacrifici e rinunce".

Per quanto riguarda il rapporto coi clienti?

"Va detto nel modo più chiaro: ogni imprenditore deve tenere in mente che il cliente è il suo primo datore di lavoro. Solo garantendo attenzione e dedizione ai propri clienti un’impresa ha il futuro garantito. Disponibilità, comprensione e una buona dose di empatia sono caratteristiche importantissime per entrare in sintonia con la clientela e per costruire un rapporto che dura nel tempo, in grado di generare fiducia e sicurezza".

Il mondo sta cambiando rapidamente, come devono muoversi le attività per far fronte alle sfide del domani?

"È impensabile attraversare i decenni senza la resilienza necessaria. Adattarsi ai cambiamenti che non dipendono dalla nostra volontà e saper intercettare le nuove tendenze sono elementi vitali per garantire il futuro di un’attività anche di fronte a cambiamenti epocali che potrebbero seriamente spazzare via anni di storia. A tal proposito mi lasci dire un’ultima cosa".

Prego.

"Voglio ribadire che Confcommercio c’è: la nostra porta è sempre aperta per affrontare insieme ogni sfida. Un traguardo per i nostri associati è una festa anche per noi".