STEFANO BROGIONI
Cronaca

Morte Pin, dietrofront. L’inchiesta si riaccende. La procura ora fa l’autopsia

L’accertamento dopo la denuncia ai carabinieri presentata dall’ex moglie, Elena Fabbri. Chiesti esami tossicologici e approfondimenti sulle ultime conversazioni nello smartphone

Celeste Pin, aveva 64 anni

Celeste Pin, aveva 64 anni

Firenze, 28 luglio 2025 – Dietrofront: la procura torna sui propri passi e dispone l’autopsia, che non era stata precedentemente eseguita, per chiarire le cause della morte dell’ex calciatore della Fiorentina Celeste Pin, trovato privo di vita martedì scorso nella sua villa sulle colline di Careggi.

Un colpo di scena provocato dalla denuncia presentata dall’ex moglie del 64enne, Elena Fabbri, che ha scritto ai carabinieri che molte cose andavano approfondite. In assenza di uno scritto, la donna chiede che si indaghi approfonditamente sul telefono, che potrebbe contenere le ultime conversazioni intrattenute da Pin, nonché il suo stato d’animo.

L’ipotesi preponderante è infatti quella che l’ex difensore viola si sia tolto la vita, ma l’ex moglie - da cui Pin ha avuto due figli - non crede a questa ipotesi perché, a suo dire, Celeste stava attraversando un momento positivo rispetto al passato in cui invece aveva dovuto combattere con la depressione.  Stamani, comunque, Elena Fabbri dovrebbe incontare un legale, in vista anche dell’affidamento dell’incarico per l’autopsia in cui ella, o i suoi figli, potranno essere rappresentati da un proprio consulente. L’accertamento dovrebbe essere disposto in questi giorni. E potrebbe essere ampliato anche ad esami tossicologici, mirati a stabilire se in questo momento l’ex calciatore si stesse curando con farmaci.

La procura, all’indomani del ritrovamento del corpo di Celeste Pin, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo all’interno del quale ha svolto alcuni accertamenti. Accertamenti che l’ex moglie non ha ritenuto sufficienti.

ste.bro.