
Celeste Pin, l’ex calciatore viola scomparso martedì scorso
FIRENZEC’è un aspetto senza misteri della vicenda che riguarda la morte di Celeste Pin: l’affetto che la città continua a tributargli anche dopo la sua scomparsa. Per questo, ora che la procura ha restituito la salma alla famiglia, i suoi affetti più cari, assieme agli amici più stretti, si stanno preparando per le esequie che potrebbero svolgersi in settimana. Un’idea è quella di celebrarli nella basilica di Santa Croce, monumento simbolo della città, che per altro ha ospitato anche l’addio a Davide Astori, ottimo per rappresentare pure il legame che Pin, pur non essendo nato in riva all’Arno, aveva stretto con la sua città adottiva.
Tifosi e fiorentini aspettano la comunicazione della data e della location, perché c’è da scommettere che vorranno essere davvero in tanti a tributargli un ultimo saluto.Pin, classe 1961, dopo la fine dell’attività da calciatore, aveva scelto di stabilirsi nella città che maggiormente ha segnato la sua carriera. Grazie alla sua disponibilità, oltre a diventare un tifoso dalla fede incondizionata, era impegnatissimo anche nel sociale. A Campi Bisenzio, ad esempio, aveva stretto un rapporto intensissimo con i volontari di “Banda Albereta“, associazione che porta avanti progetti di solidarietà per bambini meno fortunati in cui anche Pin era impegnato in prima persona. Come la piccola Jo, una bimba che aveva preso a cuore. Si erano visti spesso negli ultimi tempi, Prima in occasione del ‘Memorial Adriano Gelli’ e poi al ‘Villaggio di Biancaneve’, alla fine di giugno. Tanti motivi insomma, che rendono questi giorni tristissimi per una delle realtà associative più attive sul territorio campigiano. "Voglio ringraziare Celeste Pin – dice Barbara Benassai, che fa parte del direttivo – per l’amicizia, la fiducia e la sensibilità dimostrate. Abbiamo condiviso due mesi intensi e nei quali, per la ‘piccola Jo’, avresti fatto di tutto. Come tutti noi ti sei innamorato di questa bambina speciale e hai voluto mettere la tua immagine a sua disposizione. Non solo, hai mantenuto ogni promessa fatta e quelle che avevi progettato ti giuro che faremo di tutto affinché si realizzino nel modo in cui tu avevi pensato".
Intanto, resta aperto il fascicolo per omicidio colposo aperto dalla procura per compiere alcuni accertamenti. Ma sul tavolo del pm Silvia Zannini, è arrivata una mail (a cui dovrebbe seguire un esposto) in cui l’ex moglie, Elena Fabbri, chiede che si valuti l’ipotesi dell’omicidio.Ella non crede infatti all’ipotesi del suicidio. Sebbene avesse sofferto di depressione curata con farmaci, secondo la donna Pin stava attraversando un momento positivo. Per questo chiede l’esame tossicologico, il sequestro del cellulare di Pin e sigilli all’abitazione.
Stefano BrogioniPier Francesco Nesti