
In attesa delle controanalisi dell’Arpat, il cui esito dovrebbe arrivare a breve visto che gli esami sono stati fatti ieri...
In attesa delle controanalisi dell’Arpat, il cui esito dovrebbe arrivare a breve visto che gli esami sono stati fatti ieri mattina, l’ennesimo di divieto di balneazione scattato sulla Marina porta con sé strascichi polemici. Non solo per i lunghi tratti di mare in cui i parametri dei colibatteri hanno superato i limiti consentiti – Fiumetto, Tonfano e Motrone – ma anche per una questione di tempistica degli stessi prelievi Arpat, come fa notare il presidente del Consorzio mare Versilia Francesco Verona (nella foto). "Guarda caso – dice – gli esami sono stati fatti subito dopo le intense piogge e negli ultimi giorni di agosto anziché a metà mese come di consueto. È una tempistica che mi lascia perplesso. Lo scopo? Non saprei, forse vogliono far vedere che quando ci sono piogge abbondanti si verifica sempre questo fenomeno perché c’è l’inquinamento dei fiumi che scaricano in mare. Come soluzione – conclude – sento sempre parlare di interventi alle fognature per ovviare al problema dell’inquinamento, ma è un ritornello che sentiamo da ormai troppo tempo".
Caustico anche l’intervento di Fabio Simonini, ex consigliere comunale e attuale presidente dell’associazione culturale "Cecchi Pandolfini". "Quello che lascia quantomeno perplessi – scrive – è che questi divieti si palesino perlopiù nella bassa stagione quasi per non disturbare, piano piano, sottovoce. In piena stagione il nostro mare quasi per magia è ’spurgato’ e da ’bere’. Pensare che ero convinto che fosse sempre lo stesso, con problemi sempre uguali, curato senza estirpare i problemi che stanno alla base di questi ciclici e imbarazzanti divieti. Avanti così: bandiera marrone, altro che Blu".
d.m.