
Brutta sorpresa, ieri mattina, per i volontari del Wwf. Ignoti hanno infatti imbrattato tutti i pannelli informativi che l’associazione ha...
Brutta sorpresa, ieri mattina, per i volontari del Wwf. Ignoti hanno infatti imbrattato tutti i pannelli informativi che l’associazione ha collocato a suo tempo all’Oasi Wwf alle Dune di Vittoria Apuana. Le scritte, impresse con pennarelli di diversi colori (nella foto), sono in gran parte incomprensibili a parte messaggi come "Degrado" e uno che sembra sia legato a una squadra di calcio svizzera.
Nel frattempo Ugo Macchia, responsabile scientifico dell’Oasi Wwf, interviene in merito alle attività dei balneari. "Anche secondo noi – dice – non bisognerebbe andare oltre i servizi di ristorazione con altre attività al limite dello scopo per cui sono nati i bagni, ossia la fornitura di cabine e ombrelloni, tradizione consolidata alla quale neanche noi ci opponiamo. In effetti l’Italia è un caso limite nella fruizione delle spiagge, che in genere è libera in Europa o, al limite, è caratterizzata da piccole imprese che affittano ombrelloni e sdraio, senza occupare totalmente e stabilmente l’arenile.
In ogni modo – prosegue Macchia – notiamo che nel nostro Paese i territori costieri sono considerati preliminarmente asserviti ai tradizionali usi pubblici del mare quali la difesa, la navigazione, il traffico marittimo e la pesca, mentre le utilizzazioni turistico-balneari venivano previste all’inizio solo come casi eccezionali. Col tempo, invece, in base a iniziali licenze annuali o concessioni provvisorie è stato possibile occupare stabilmente lunghi tratti di costa con strutture funzionali alle esigenze degli operatori balneari, con una conseguente eccessiva privatizzazione delle spiagge. Riteniamo dunque utile moderare le richieste del settore, considerando anche la necessità di tutelare la presenza ormai consolidata della nidificazione di tartarughe marine anche nel nord della Toscana."