GAIA PARRINI
Cronaca

Auretta la supercentenaria. Una vita di indipendenza oltre il tempo degli anni

Nata nel 1915 e cresciuta a Viareggio, ha deciso di tornare per la pensione. Ha spento 110 candeline divenendo quinta nella lista tra i toscani più longevi. .

Auretta Franceschi ha compiuto da poco 110 anni, divenendo la prima supercentenaria nella zona della Versilia e di Viareggio, ventitreesima in Italia e quinta in Toscana

Auretta Franceschi ha compiuto da poco 110 anni, divenendo la prima supercentenaria nella zona della Versilia e di Viareggio, ventitreesima in Italia e quinta in Toscana

Ha vissuto qua, tra le strade del centro dove aveva sede la bottega di famiglia, aperta nel 1930 e e gestito per un trentennio, e il lungomare del periodo d’oro della spiaggia viareggina, gli anni d’infanzia, adolescenza e formazione. E, qui, ha scelto di tornare, dopo una vita dedita al lavoro a Lari, per trascorrere gli anni della pensione, con la vitalità e la forza che, nel lavoro, come nella vita, l’hanno contraddistinta.

Una vita, quella di Auretta Franceschi, che da poco ha spento 110 candeline, entrando nella lizza dei primi venticinque supercentenari d’Italia, quinta in Toscana, e prima a Viareggio e in Versilia, trascorsa con la forza e la grinta di un leone, come, e forse non a caso, l’astro sotto cui è nata, e la dedizione e l’amore, per il proprio lavoro da ostetrica, già in un’epoca in cui, quell’indipendenza e determinazione che l’hanno distinta, erano inconcepibili. Diplomatasi nel 1942 a Pisa, è volata a Zagabria, per lavorare come profuga nella Iugoslavia del tempo, e tornare, ottenuta la "condotta", dieci anni dopo in Toscana, fino al 1980, quando, compratasi casa proprio nelle vie centrali della sua infanzia, ha deciso di tornare a Viareggio.

"È sempre stata riservata, una donna convinta, già forte per i tempi di una volta" come racconta la nipote Carla che, ormai da otto anni, se ne prende cura, con lo stesso sorriso e lo stesso amore che Auretta le ha regalato nel tempo. Una donna audace, intraprendente e indipendente, che, nonostante gli amori vissuti, e anche poco raccontati, ha deciso di non sposarsi mai, col sorriso beffardo di chi, tra le prime file per firmare la legge sul divorzio, "non ha la pazienza di restare troppo tempo con una persona", e con il desiderio di decidere e scegliere, per le proprie volontà, la propria vita e il proprio destino.

Così come Auretta, donna avanti ai tempi, ha fatto, sin da giovane, dagli anni di studio, delle prime scoperte e delle prime conquiste, fino ai suoi 110 anni, tra le strade e le case di una città, come Viareggio, di cui, in tutti questi anni, è sempre rimasta innamorata.

Gaia Parrini