ERIKA PONTINI
Cronaca

Com’è cambiato Forte dei Marmi, dagli Agnelli al gelatino griffato

La classe media se n’è andata stritolata dal carovita. Resistono solo i negozi delle grandi firme. Negli stabilimenti più chic si arriva a pagare fino a 1000 euro al giorno per una tenda

Com’è cambiato Forte dei Marmi, dagli Agnelli al gelatino griffato

Forte dei Marmi, 15 agosto 2025 – Pistacchio e Gaston (una loro specialità), coppetta grazie. Quattro euro e cinquanta. Non un furto visti i prezzi del gelato. Ma vuoi mettere? La cialda è griffatissima con LV stampato che tutti sappiamo chi è. Diciamo quasi tutti, per gli altri è Louis Vuitton, il chiosco vintage aperto davanti alle storiche giostrine di Forte dei Marmi. Eppoi il gelato è firmato Galliano, anche se la bionda in fila davanti dice che è un po’ “acquoso”. In effetti. Ma la fila c’è con tanto di transenne: nessuno rinuncia al selfie da postare con il gelato griffato. “Lo scontrino, per cortesia”. Almeno per metterlo a rimborso spese sul servizio della Forte dei Marmi del lusso.

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Quel posto intramontabile dove il mare e le Apuane si incontrano e i vecchi guardano ancora se le Alpi sono limpide, mica il sito del meteo, per sapere come sarà l’indomani sulla spiaggia. Solo che prima ci andavano gli Agnelli (ha resistito Andrea al Gilda con famiglia) con i vestiti alla marinara e la voglia di evadere dalla pressione degli affari. Ci andavano i Moratti e tutta la borghesia fiorentina e milanese in una Roma Imperiale – ma anche a Vittoria Apuana – di ville immerse nelle storiche pinete, e loro, i figli più chic d’Italia in sella alla Graziella scassata, gli zoccoli ai piedi, le camicie di lino stropicciate, gli stabilimenti con quell’aria retrò, così dannatamente cool. Il pomeriggio alla Versiliana, sobrietà senza tempo. Quell’appuntamento ha resistito per gli habitué. La sera in Capannina e prima ancora alla Bussola: grandi e piccoli, vip e improvvisati. Lo sbarbatello del Cinquale a pochi metri da Elettra Marconi che porta il nome della scoperta del secolo accompagnata dal figlio, il principe Carlo Giovannelli. Memorie in dissolvenza, sorpassate dai Twiga del momento che a stare a Riccione è quasi uguale. La cifra allora era l’eleganza mai ostentata che ha trasformato il Forte in un luogo esclusivo. Cara lo è sempre stata. Costose erano, e sono, le magioni: minimo 10mila euro al metro, le spider che sfrecciavano per le viuzze, la vespe che se alzavi il gomito finivi dritto nel fosso. Un metro di melma stretta stretta e puzzolente.

Il gelato griffato Louis Vuitton
Il gelato griffato Louis Vuitton

Ma adesso è tutta un’altra storia e certe case sembrano navi spaziali di vetro e acciaio. Il Forte è diventato… come si dice senza urtare qualche suscettibilità? Un po’ sguaiato? E la classe media se n’è andata stritolata dai prezzi e dal caro vita. Solo negozi grandi firme, ristorantoni al posto dello spaghettino all’arsella sul tavolo di legno incerto, bagni dai prezzi proibitivi: anche mille euro al giorno (lo stabilimento accanto la tenda la mette 100 euro al giorno, stessa sabbia stesso mare) con camerieri che corrono armati di secchielli di champagne. “Poi a qualche russo danno la pizza scongelata nel microonde”, raccontano i bagnini. Proprio loro, pezzo forte e insostituibile di questo buen retiro. Quelli che la spiaggia la tirano a lucido ogni sera, liscia perfetta, la passerella intatta e poco importa se l’indomani verrà calpestata. Quelli che fanno ancora la gara dei patini.

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Anche da Bocelli all’Alpemare è così, tende imperiali annodate dove una volta si faceva la verticale. E ogni estate tra i colori celeste Tiffany sfila il politicone di turno. A seconda delle percentuali delle ultime elezioni ma tutti che fingono di cercare, a favor di telecamera, un rifugio dai riflettori. Poi sono arrivati i calciatori, da Buffon in giù e occhio a riconoscerli che sennò in spiaggia ci inciampi, e le starlette (quelle ci sono anche adesso ma si chiamano influencer). Quindi la stagione degli arabi. La maggior parte discreti, educati. E infine i russi. Un’invasione di rubli, vodka e maleducazione. Pure i bambini prendono i secchielli sotto le tende degli altri perché si sentono invincibili. Anche in spiaggia. E il Forte ha subito una metamorfosi inarrestabile, solo qualche intramontabile rito ha resistito: le focaccine da Valè, le giostrine con cavallini e macchine che avranno 50 anni e vanno ancora di moda ma ci lasci lo stipendio se il pargolo è imbizzarrito, il mercato del mercoledì a comprare cachemire e biancheria.

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Sicuro a La Nazione non gli fatturo la cena da Crazy pizza di Briatore, tanto era un invito. E allora la scelta è ricaduta sulle pizze gourmet ma la meno cara: 38 euro per una margherita con bufala rivestita di San Daniele. Una decina di tavoli, per trovare posto devi prenotare molto prima. I pizzaioli che volteggiano mega impasti sulle note degli anni ’80 che ti riporta direttamente alla Capannina di una volta. Quella di Peppino Di Capri e Gloria Gaynor, del soufflé alla crema e cioccolato, del piano bar a cantare a squarciagola. All’ingresso si entrava rigorosamente con i pantaloni lunghi per i ragazzi, banditi gli strappi con i buttafuori che sembravano sarti al controllo qualità. Ecco, gli arabi si rivedono nella pizzeria extralusso. E magari occupano di nuovo interi piani di hotel o affittano le ville a 50mila euro al mese. E alla fine la pizza per due (birre e un dolce a metà) 150 euro.

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Intramontabile però il Forte. Trasformista perché si reinventa a seconda del vippume del momento. Zoccoli se ne vedono più pochi con quelle fascette colorate e i tacchi che facevano impazzire le signore bene. Però, c’è un però. Le focaccine resistono agli urti della modernità. Alle influencer, ai magnati, alle boutique che hanno preso il posto di negozi storici come il Volponi di fortemarmina memoria con i mocassini colorati che ti facevano sognare. E all’ora dello struscio, dopo la spiaggia, i ragazzi in bici si incontrano ancora in piazzetta con le focaccine nel sacchetto. Tonde, piccole, calde. Capaci anche di rompere il ghiaccio tra adolescenti più impacciati di una volta perché meno abituati a vedersi se non sui social. Un’occhiata, un ‘ciao’. E poi a pomiciare di notte in spiaggia che sarebbe vietato.

E ti sembra ancora il Forte.