FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Scoppia il caso del panettone. Protesta per la presenza del sindaco: "Murzi sponsorizza in spiaggia"

L’avvocato di My Maitò, James Popper, critica la partecipazione del primo cittadino al lancio del dolce. Intanto si sta formando un nuovo gruppo costituito dagli imprenditori balneari delusi dalle ordinanze.

Il sindaco Bruno Murzi durante la presentazione del panettone estivo in uno stabilimento balneare La sua presenza ha fatto discutere

Il sindaco Bruno Murzi durante la presentazione del panettone estivo in uno stabilimento balneare La sua presenza ha fatto discutere

Acque decisamente agitate tra i balneari. Dopo la nascita, all’interno dell’Upb, del Consorzio dei Bagni, una nuova ’frangia’ sarebbe pronta a costituirsi. Nei giorni scorsi infatti si sono riuniti alcuni concessionari di stabilimenti balneari per valutare una stretta collaborazione (con l’attivazione anche di una chat whatsapp) per poi aprire un confronto col sindaco: argomento principe quello delle serate nei bagni che ha visto più spiagge multate dalla polizia municipale a seguito dell’ordinanza – modificata in corsa in senso più restrittivo– del primo cittadino. E se i malumori tra i balneari crescono, c’è chi davvero alza la voce puntando il dito su un presunto ’inciampo’ proprio del sindaco Bruno Murzi. Che sarebbe stato ospite d’onore – a fianco del governatore Eugenio Giani – di una cena in uno stabilimento per la sponsorizzazione di una ditta privata che ha lanciato il panettone d’estate. A criticare fortemente quella presenza istituzionale "decisamente fuori luogo" è l’avvocato James Popper per conto della società My Maitò che già nei giorni scorsi – tramite il proprio amministratore unico – era stata protagonista di un botta e risposta con Murzi.

"E’ evidente che qualcosa non torna – lamenta l’avvocato Popper – dal momento che l’articolo 10 del Regolamento di disciplina ed utilizzo degli arenili, delle spiagge e delle attività balneari prevede testualmente che ’negli stabilimenti balneari è consentita la pubblicità solo in occasione di eventi a scopo benefico, con incassi destinati ad associazioni senza scopo di lucro’. In questo caso il primo cittadino di Forte non solo ha partecipato all’evento di sponsorizzazione di un’azienda senese, e quindi neppure valorizzando il prodotto locale, ma – ancor peggio – è stato una sorta di felice testimonial della pubblicità di un prodotto, davanti alle telecamere di tv private che lo intervistavano. Eppure – incalza Popper – proprio di recente un bagno è stato sanzionato perchè esponeva il brand di una delle più grosse maison di profumi e cosmetica. Qualcosa decisamente non torna. Così come non torna il fatto che lo stabilimento Maitò, che rispettando ogni regola ha organizzato il 31 luglio un evento in spiaggia per fare beneficenza a due associazioni di zona, Fondazione Francesco Ticci e Gruppo Per Servire, si sia visto negare il patrocinio del Comune e, seppur invitato, nessun rappresentante dell’amministrazione comunale ha partecipato alla nostra serata offerta gratuitamente ai presenti. Anzi, quella stessa giornata il sindaco per la verità al Maitò c’è stato, ma al mattino con una pattuglia di vigili al seguito, per poi mandare altri agenti durante lo svolgimento dell’evento e formalizzare pure, nel caso non fosse bastato, una diffida al rispetto delle regole poche ore prima dell’avvio della serata. Non ci meravigliamo di questo atteggiamento – conclude il legale del gruppo – visto che al proprietario del Maitò il sindaco Murzi e il suo vice mai si sono degnati neppure di una stretta di mano o un ringraziamento quando è intervenuto per il salvataggio della Croce Verde, versando di tasca propria 160mila euro e evitando così il pignoramento dell’immobile a seguito dell’azione avviata dalla ditta che aveva fatto la ristrutturazione"