
Bruno Murzi, sindaco di Forte dei Marmi, ribatte alle accuse del Pd e dei «colleghi» di Massarosa, Camaiore e Stazzema sulle sue dimissioni da presidente dell’Ambito
"Solo accuse pretestuose sulle mie dimissioni: Del Ghingaro non mi ha imposto proprio nulla e i sindaci Pd si mettano l’animo in pace. Non hanno più un potere decisionale totale nelle scelte versiliesi". Bruno Murzi, primo cittadino di Forte dei Marmi, ribatte alle accuse di Pd e ’colleghi’ di Massarosa, Camaiore e Stazzema sulle sue dimissioni da presidente dell’Ambito turistico. "L’Ambito è partito ufficialmente, ultimo tra tutti gli ambiti della Toscana – ricorda – nel dicembre 2019 per la difficoltà di un accordo su chi sarebbe stato il Comune capofila. Il mio nome ed il Comune di Forte dei Marmi vennero scelti quale elemento di mediazione tra le posizioni. In questi anni l’Ambito ha fortemente lavorato per creare una visione turistica unica. Almeno in parte vi è riuscito. Nel dicembre 2022 Forte dei Marmi è stato riconfermato all’unanimità nel suo ruolo e la scadenza del mandato è dicembre 2025. In questi ultimi tre mesi si è lavorato molto per fare approvare ai singoli consigli comunali la nuova convenzione con Toscana Promozione, e tutti i Comuni l’hanno approvata".
"Nel documento – prosegue Murzi – si prevedono per il Comune capofila tutta una serie di nuovi pressanti compiti e procedure oggi in carico al Comune Capoluogo (Lucca): mantenere i dati statistici delle presenze e fornirli a Toscana Promozione, la gestione degli affitti brevi, il censimento delle pro loco, la valutazione e classificazione delle “stelle” degli alberghi. Oltre a questo sono state presentate le linee guida per la partecipazione al Bando 2026-2027 per i finanziamenti che dovrà essere caricato sul portale regionale, seguito ed attuato dal Comune capofila (pena la mancata erogazione dei fondi regionali, circa 200.000 euro). Tutto questo mi ha indotto a ritenere che questo sia il momento giusto per eleggere il nuovo Comune capofila senza attendere la naturale scadenza. L’attacco pretestuoso, sconclusionato e offensivo che ho ricevuto assieme al sindaco Del Ghingaro e al sindaco Giovannetti è quindi incomprensibile – conclude – non ci sono ordini, giochi o patti inconfessabili. Del Ghingaro, con il quale condivido un sentimento di stima ed amicizia, non è tra le persone che mi hanno mai ordinato qualche cosa. Il punto cruciale è che, come è già accaduto per la Conferenza dei sindaci in ambito sanità, i sindaci del Pd ed il Pd, non hanno più un potere decisionale totale nelle scelte versiliesi. Se ne facciano una ragione".
Francesca Navari