
Acqua potabile, risorsa preziosa
Si aggravano le condizioni idriche del territorio, nonostante l’ordinanza comunale che limita l’uso dell’acqua potabile sia in vigore da settimane. Le sporadiche piogge di questi ultimi giorni non hanno di certo risolto il problema della siccità estiva che come noto riguarda anche Foligno. Chi lava l’auto o chi innaffia l’orto con l’acqua dell’acquedotto pubblico rischia una multa fino a 500 euro. Ad intervenire sul delicato tema è il Comune pronto a ricordare ai cittadini "che è in vigore l’ordinanza del sindaco Stefano Zuccarini che limita, nel territorio del comune di Foligno, l’uso di acqua ai soli fini domestici". È stata accolta la richiesta della Vus, che ha segnalato un "peggioramento della situazione idrica nel territorio comunale per consumi anomali e particolarmente elevati riconducibili ad utilizzi non conformi alla destinazione dell’acqua potabile", sottolinea l’amministrazione municipale. È vietato – spiega il Comune - l’utilizzo dell’acqua proveniente dal pubblico acquedotto per irrigare orti e giardini e qualunque altra coltura agricola o per riempire vasche o piscine. Vietato altresì l’uso di acqua proveniente da qualsiasi fonte di approvvigionamento per il lavaggio degli automezzi e dei piazzali (fanno eccezione tutte quelle situazioni per le quali è previsto uno specifico atto ordinatorio o prescrizioni autorizzative atte a ridurre inconvenienti igienico ambientali di altra natura)". Niente fontane a getto continuo, sia pubbliche che private e niente acque per scopi ludici. È vietato, continua l’ente, anche il libero deflusso dell’acqua da fontane private che, pertanto, devono essere dotate di idoneo rubinetto di chiusura che deve rimanere chiuso appunto quando non viene utilizzata l’acqua. Vietato anche l’utilizzo di acqua idropotabile per scopi puramente ludici e l’uso di acqua proveniente dal pubblico acquedotto per usi diversi da quelli idropotabili e igienico sanitari. Coloro che non rispetteranno l’ordinanza saranno punti con la sanzione amministrativa da 25 a 500 euro. Le prescrizioni rimarranno in vigore fino a quando non migliorerà la situazione a livello generale.