DANIELE MINNI
Cronaca

C’è la razionalizzazione dell’acqua: "Si usi solo per finalità domestiche"

Vietato innaffiare piante e giardini, riempire vasche e piscine, lavare auto e piazzali. Multe fino a 500 euro

Ordinanza firmata dal sindaco Andrea Sisti dopo che la Vus ha segnalato un peggioramento della disponibilità idrica nel territorio comunale

Ordinanza firmata dal sindaco Andrea Sisti dopo che la Vus ha segnalato un peggioramento della disponibilità idrica nel territorio comunale

Vietato innaffiare il giardino o lavare l’auto, con multe fino a 500 euro per chi non rispetta le regole e possibili interruzioni del servizio idrico nelle ore notturne. L’estate è appena iniziata ma a Spoleto è già emergenza idrica e il sindaco Andrea Sisti corre ai ripari. È stata firmata l’ordinanza, che vieta l’utilizzo dell’acqua potabile per usi diversi da quelli igienico-sanitari. Nei giorni scorsi l’azienda Valle Umbra Servizi ha segnalato il peggioramento della situazione idrica nel territorio comunale. In particolare sono stati riscontrati consumi anomali, ossia non legati ad usi per fini domestici, che potrebbero rendere necessarie chiusure notturne dei serbatoi durante il periodo estivo. Per evitare il presentarsi di situazioni di particolare gravità, soprattutto per gli aspetti sanitari, ambientali ed economici e garantire l’erogazione dell’acqua per usi idropotabili, il Comune ha stabilito una serie di divieti. "A partire da oggi (ieri ndr) e fino alla revoca dell’ordinanza – spiega l’ente - non sarà possibile l’utilizzo dell’acqua proveniente dall’acquedotto pubblico per irrigare orti, giardini e, più in generale, le colture agricole, per riempire vasche e piscine e per scopi puramente ludici. Non solo. Per quanto riguarda il lavaggio degli automezzi e dei piazzali il divieto è a prescindere dalla fonte di approvvigionamento, ad eccezione delle situazioni per le quali è previsto uno specifico atto ordinatorio o prescrizioni autorizzative, mentre le fontane private devono essere dotate di rubinetto che deve rimanere chiuso quando non viene utilizzata l’acqua".

Allo stesso tempo il Comune ha incaricato la Valle Umbra Servizi di agire razionalizzando il più possibile l’acqua per uso idropotabile e irriguo, provvedendo alla chiusura o alla regolazione del flusso delle fontane e fontanelle pubbliche ed effettuando, ove necessario, chiusure notturne dei serbatoi con relativa sospensione del servizio per garantire il recupero dei livelli dei serbatoi. Le sanzioni per coloro che non rispetteranno i divieti previsti dall’ordinanza vanno da 25 a 500 euro. Non solo l’acqua dell’acquedotto pubblico: vista la scarsità di precipitazioni nei mesi invernali la razionalizzazione delle risorse idriche potrebbe riguardare più avanti anche gli agricoltori della zona tra Spoleto e Trevi.