
"Ancora una volta un’amara sorpresa per le utenze non domestiche con l’arrivo delle cartelle Tari 2025. Rispetto al 2024...
"Ancora una volta un’amara sorpresa per le utenze non domestiche con l’arrivo delle cartelle Tari 2025. Rispetto al 2024 infatti, c’è un 10% di aumento, portando un aggravio importante sui bilanci delle aziende, aggravio ancora più amaro per la mancanza di qualsiasi confronto preventivo sul tema e, in generale, sulle linee del bilancio 2025 del Comune di Siena". Vanno dritti al punto il direttore di Confcommercio Siena, Daniele Pracchia, e il direttore di Confesercenti Siena, Valter Fucecchi, che tuonano: "È dai tempi dell’assessore Fazzi che non ci sono più confronti tra l’amministrazione comunale e le categorie economiche, che rappresentano la quasi totalità delle utenze non domestiche – fanno notare –. Un’assenza di dialogo che rende ancora più amaro il dover subire, anno dopo anno, aumenti sul servizio senza nemmeno avere una spiegazione". E ancora: "Non fanno piacere i toni trionfalistici del gestore Sei Toscana, quando presenta il bilancio – osservano – dove si evidenzia un risultato positivo di 7,8 milioni di euro e ricavi dalla vendita di materiali differenziati per 14,7 milioni, 2 in più rispetto all’anno precedente".
"La Tari a Siena aumenta in modo sproporzionato – continuano –, il costo a metro cubo dell’acqua è tra i più alti del paese, i costi energetici sono legati a situazioni internazionali. Il modello di gestione per ambiti territoriali ha portato solo a un incremento di costi per cittadini e imprese, spesso con un servizio inadeguato o carente – è la conclusione –. Ci aspettiamo dal Comune di Siena e dagli altri un confronto serio e approfondito, perché la corda è tesa al limite e basta poco per spezzarsi".