
Lavori non ultimati dopo la posa della fibra ottica: il sindaco Luca Carizia scrive all’impresa che ha eseguito l’intervento
Tutto iniziò nel 2022 quando Tim, attraverso FiberCop, la società infrastrutturale del gruppo, prese l’impegno di realizzare ad Umbertide un innovativo piano di cablaggio che doveva portare la fibra ottica nelle case. Un intervento importante, salutato con grande soddisfazione dall’amministrazione comunale e avente l’obiettivo di collegare oltre 4.100 unità immobiliari alla conclusione del piano. Un milione e 200 mila euro l’investimento per una operazione che, che se da una parte ha reso possibile collegamenti ultraveloci (questo lo scopo) dall’altra si è lasciata dietro una scia di polemiche e proteste di cittadini arrabbiati.
È di ieri infatti la lettera di contestazione e diffida dell’ente, indirizzata a FiberCop in merito ai lavori di posa e installazione delle infrastrutture Ftth (tecnologia di connessione internet che utilizza la fibra ottica nel capoluogo e in alcune frazioni. Motivo: l’opera non solo non è stata finita, ma avrebbe reso pure pericolosa la circolazione stradale. "I lavori, pur autorizzati – si legge nella missiva –, non risultano ad oggi completati: in molti tratti infatti manca ancora il definitivo ripristino del manto stradale, che avrebbe dovuto essere effettuato tramite la fresatura del piano esistente lungo l’asse dello scavo e la stesura del tappetino bituminoso".
Una situazione – sostiene il Comune – che "ha determinato gravi criticità alla viabilità". "Il ripristino provvisorio degli scavi – rimarca ancora il responsabile del VII Settore (Assetto e pianificazione del territorio) – eseguito con pasta cementizia, ha infatti generato in diversi punti scalini e disomogeneità del piano stradale, dovuti al cedimento del materiale di riempimento. Una condizione che può costituire un pericolo per il transito dei veicoli, oltre a rappresentare un disagio per pedoni e ciclisti".
Il Comune sottolinea come "il mancato completamento dei lavori stia già provocando numerose richieste di risarcimento danni e che, nonostante i ripetuti solleciti rivolti alla società, la situazione non ha ancora trovato soluzione". Da qui la lettera indirizzata all’impresa, con la quale l’amministrazione "vuol tutelare l’incolumità della comunità, richiamando con forza la società esecutrice alle proprie responsabilità e al doveroso completamento degli impegni assunti".
Pa.Ip.