NATALINO BENACCI
Cronaca

Maxi antenna Tim Scatta il ricorso al Tar

Il comitato cittadino di Villafranca chiede che il ripetitore venga spostato altrove. Anche il Comune si unisce a questa “battaglia“

Un presidio del comitato cittadino contro l’antenna telefonica

Un presidio del comitato cittadino contro l’antenna telefonica

È finito al Tar Toscana il contenzioso legato all’installazione di una maxi antenna 5G Tim vicino al borgo storico di Filetto. A protestare per i possibili effetti nocivi causati dall’esposizione alle onde elettromagnetiche sono gli abitanti della frazione villafranchese, che hanno creato un comitato contro il progetto di un’azienda milanese operante per conto dei gestori della telefonia mobile. La protesta è scattata subito anche per le conseguenze sul turismo, compreso il deprezzamento degli immobili e dei terreni che la presenza della torre telefonica può comportare. Il comitato ha dato incarico a un avvocato per il ricorso al Tar contro l’antenna a cui si è aggiunto anche il Comune di Villafranca, che fin dall’inizio aveva espresso un parere negativo. La loro prima richiesta è di un provvedimento di sospensiva in attesa della valutazione nel merito.

"All’insaputa di tutti – ricorda Corrado Armanetti, del comitato – a dicembre è arrivata una ditta che ha iniziato a lavorare per creare una base in cemento. In precedenza aveva chiesto al Comune se ci fossero zone comunali idonee all’installazione, ma l’ente non ha risposto e la ditta ha cercato quindi una sede privata, che è stata poi affittata, procedendo nel proseguimento dei lavori. Una procedura prevista dalla legge che si è poi intrecciata con disguidi formali della ditta nelle comunicazioni con il Comune, chiedendo nulla osta riguardante però la località bagnonese di Leugio, dov’è in corso un procedimento analogo". Al di là di quello che viene considerato "un errore tecnico", secondo il sindaco Filippo Bellesi mancava inoltre "un’adeguata valutazione sismica, urbanistica e di regolamento del terreno interessato dai lavori". Per questo, su sollecitazione dei cittadini, il Comune ha presentato una richiesta motivata all’Unione dei comuni, che tramite lo Sportello unico attività produttive (Suap) ha disposto inizialmente la sospensione del provvedimento unico conclusivo, riaprendo l’istruttoria relativa al progetto.

Ma il malcontento dilaga, vedi le passate manifestazioni di protesta da parte di molti cittadini. "C’è stata una sospensione dell’attività per un paio di mesi – conclude Armanetti – con proteste di vario tipo. Ma il Suap ha dato nuovamente il via libera all’azienda, che ha montato il traliccio. Abbiamo presentato un ricorso straordinario al Capo dello Stato, a cui si è affiancato anche il Comune. La ditta ha però chiesto di trasferire la vicenda al Tar: l’eventuale sospensiva cautelare dovrebbe arrivare ai primi di settembre".

Natalino Benacci