MASSIMO STEFANINI
Cronaca

Antenne, il Comune dice “no“. Scatta il ricorso contro il Tar: "Sfida difficile, ma non molliamo"

La compagnia telefonica Inwit ha deciso di installare un’antenna in via dei Banchieri, a Lunata. La giunta si rivolge al Consiglio di Stato con l’obiettivo di ottenere almeno il riesame della vicenda .

Antenne di telefonia mobile (foto d’archivio)

Antenne di telefonia mobile (foto d’archivio)

Si va al Consiglio di Stato, il supremo organo di giustizia amministrativa nazionale. Non ci sta l’amministrazione civica capannorese, guidata dal sindaco Giordano Del Chiaro a vedere la compagnia telefonica Inwit installare un’antenna in via dei Banchieri, a Lunata, in un’area vicina alle case, quando la stessa amministrazione ha approvato un piano degli impianti di telefonia che indica per quella zona un’altra ubicazione. La giunta comunale ha infatti deliberato di procedere con il ricorso in appello contro la sentenza del Tar Toscana, con l’obiettivo di ottenere, da parte del Consiglio di Stato, il riesame della vicenda nel merito, anche in relazione alla localizzazione dell’infrastruttura di Inwit, così come proposta del programma comunale degli impianti, questione che il tribunale fiorentino non ha approfondito, decidendo la causa sotto un diverso profilo, di natura più strettamente procedimentale.

"Siamo consapevoli che questa lotta è complessa perché le leggi nazionali danno alle compagnie telefoniche una grande libertà – dice l’assessore all’ambiente, Claudia Berti –. Ma non molliamo, perché riteniamo che nel caso specifico, come in altri, sia possibile trovare ascolto nelle sedi opportune e sperare che la sentenza del Tar venga ribaltata. Come amministrazione comunale, per tutelare il nostro territorio, approviamo un piano degli impianti di telefonia, unico strumento in mano agli Enti locali. Che una compagnia ignori per motivi di forma i diritti di sostanza dei cittadini non ci sta bene e pertanto confidiamo nel riesame da parte del Consiglio di Stato. Da Capannori inoltre facciamo partire un appello al Governo: servono leggi più rigide e restrittive per le compagnie telefoniche, perché come stano ad oggi le cose sembra di essere Davide contro Golia, quando invece chi rappresenta la voce dei cittadini dovrebbe avere maggior ascolto".

Il Comune sta lavorando per evitare che anche in altre zone del territorio si verifichi la stessa situazione, monitorando passo passo i percorsi di ogni compagnia e le richieste di installazione che pervengono in municipio. La giurisprudenza in merito è molto complessa, così come le leggi nazionali, in una materia dove le maglie delle normative spesso sono piuttosto larghe.

Massimo Stefanini