
Stazione di Santa Maria Novella senza taxi dal 12 al 18 aprile e utenti in attesa
Ventimila euro di multa. È questa la sanzione inflitta dal Garante degli scioperi a Socota e Cotafi, le due principali cooperative dei tassisti fiorentini, per le proteste messe in atto dal 12 al 18 aprile. Un’intera settimana di mobilitazione che aveva creato forti disagi in città e costretto il prefetto Francesca Ferrandino a intervenire con una precettazione per garantire i servizi minimi essenziali.
La decisione della Commissione arriva dopo l’istruttoria avviata per verificare il rispetto delle regole che disciplinano il diritto di sciopero nei servizi pubblici. Secondo il garante, le due cooperative non avrebbero rispettato i vincoli di preavviso, durata e modalità, compromettendo così la continuità del servizio taxi.
Le sanzioni — tra le più elevate comminate al settore negli ultimi anni — segnano una presa di posizione netta dell’autorità di garanzia, che ha ritenuto inaccettabile il protrarsi della protesta e il danno causato all’utenza, in una città dove la domanda di mobilità è costante e spesso urgente. "Dopo lunga ed approfondita istruttoria e avendo anche ascoltato le posizioni delle cooperative CoTaFi e SoCoTa, la Commissione ha ritenuto che la forma di agitazione verificatasi in quei giorni, che ha provocato gravi disservizi nella città, in particolare alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, violasse il codice di autoregolamentazione del settore, evidenziando una chiara volontà collettiva di protesta condotta senza rispettare le disposizioni che regolano tali azioni, meritevole quindi di sanzione", fa sapere il garante. Ma le due coop di auto bianche fiorentine non ci stanno.
E ribattono: "Socota non ha mai boicottato il servizio alla stazione come confermato dalle chiamate mandate in tutta le auto – afferma il presidente Milko Signorini – Non ha passato messaggi in nessun modo per boicottare il servizio pubblico. Se ci sono dichiarazioni di tassisti sono state fatte in autonoma decisione. Siamo stati ascoltati dalla prefettura di Roma dove abbiamo espresso e mostrato la nostra regolarità di esercizio".
Per Claudio Giudici, presidente Cotafi, "siamo molto stupiti dalla decisione della Commissione, sopratutto dopo la positiva audizione. Il 4390 ha dimostrato di aver operato regolarmente attraverso ogni sua tecnologia, sia telefonica che con l’app Taxi Move. E niente più concretamente dell’assegnare corse ai propri tassisti che operano instancabilmente in tutta la Città, smonta le accuse che ci sono state mosse! Valuteremo nei prossimi giorni il ricorso contro una decisione che riteniamo ingiusta e frutto di un dannoso pregiudizio nei confronti del settore".
Antonio Passanese