ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Trebbiatura, croce e delizia. L’antica tradizione continua. Ma con l’incubo ungulati

Da una parte la raccolta del celebre grano Avanzi Tre. Dall’altra la lotta contro i danni causati dai cinghiali. È...

Antonio Bongi mentre miete il grano “Avanzi Tre” nel suo podere a Pratolungo, vicino a Soliera. La sua farina è molto richiesta per produrre testaroli, panigacci e altre paste

Antonio Bongi mentre miete il grano “Avanzi Tre” nel suo podere a Pratolungo, vicino a Soliera. La sua farina è molto richiesta per produrre testaroli, panigacci e altre paste

Da una parte la raccolta del celebre grano Avanzi Tre. Dall’altra la lotta contro i danni causati dai cinghiali. È la doppia faccia della stagione della mietitura in Lunigiana, in primis del grano. La trebbiatura di questo prezioso cereale, simbolo di ricchezza per antonomasia nell’antica cultura contadina, procede spedita nonostante la riduzione delle aziende. Nelle zone pianeggianti sono ancora in attività svariati “trebbiatori“ che con le loro speciali macchine si spostano nei poderi per mietere e raccogliere grano, orzo, farro. Partendo da Pontremoli, attraversando Filattiera, Villafranca e Aulla fino a Fivizzano, è un pullulare di aziende tra cui i Fanti, i Nana, gli Spadoni, Zanardi, Vinciguerra, Spediacci e Bongi.

Nonostante i raccolti insidiati da cinghiali, caprioli e corvi, le aziende portano avanti i poderi di famiglia tramandati da generazioni. "È facile dirci di mettere il recinto elettrico – spiega un agricoltore – innanzitutto perché ha un costo non da poco, poi serve tanta manutenzione in quanto costantemente ci va tagliata sotto l’erba: ne basta un filo per far scaricare la batteria a terra, i cinghiali se ne accorgono ed entrano". Tra i tipi di grano coltivati c’è l’Avanzi Tre, varietà antica e autoctona prodotta nel fivizzanese. Prende il nome da Enrico Avanzi, agronomo che studiò la biodiversità agraria del nostro territorio. "La sua farina, macinata a pietra – spiega Antonio Bongi, che coltiva l’Avanzi Tre ed è ’custode del seme’ nella sua azienda a Pratolungo, vicino a Soliera – è chiara e delicata. È richiesta per la produzione di testaroli, panigacci e paste fresche". Nel settore dei cereali opera anche il “Mulino Moscatelli“ di Filattiera: macina con le pale spinte ancora dalla forza dell’acqua (il fiume Magra) e include un piccolo pastificio artigianale dove si producono spaghetti, maccheroni e altri tipi di pasta ricavati dalla farina di grani locali, come nel passato.

Roberto Oligeri