LISA CIARDI
Cronaca

L’agricoltura del futuro. Tradizione e innovazione: "Fermare i tagli alla Pac"

L’iniziativa, nata da un progetto di Qn, La Nazione e Il Resto del Carlino, ha fatto tappa ad Alberese. Giani e Saccardi: serve massima vigilanza in Europa.

L’iniziativa, nata da un progetto di Qn, La Nazione e Il Resto del Carlino, ha fatto tappa ad Alberese. Giani e Saccardi: serve massima vigilanza in Europa.

L’iniziativa, nata da un progetto di Qn, La Nazione e Il Resto del Carlino, ha fatto tappa ad Alberese. Giani e Saccardi: serve massima vigilanza in Europa.

ALBERESE (Grosseto)I possibili tagli alla Politica agricola comune europea (Pac), le sfide del cambiamento climatico, la difesa delle tradizioni e l’importanza di investire in innovazione. Si è parlato di tutto questo ad Agrofutura, il festival nato da un progetto di Qn La Nazione e il Resto del Carlino in sinergia con le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna. Dopo le tappe di Bologna, Firenze e Cesena, l’evento è arrivato ieri ad Alberese, alla Villa Fattoria Granducale, una delle sedi operative di Ente Terre della Regione Toscana. Moderati dalla vicedirettrice de La Nazione, Cristina Privitera, e dal giornalista Guglielmo Vezzosi, hanno aperto i lavori il presidente della Toscana, Eugenio Giani, e la vicepresidente e assessora regionale all’agroalimentare, Stefania Saccardi. "La Maremma, col suo paesaggio, è frutto del lavoro dell’uomo – ha detto Giani – così come gran parte della Toscana, a dimostrazione della centralità dell’agricoltura di ieri e di oggi. Relativamente alla Pac, guardiamo con apprensione i segnali che arrivano dall’Europa. I nostri europarlamentari devono essere vigili e presenti. Come Regione lo saremo. Relativamente ai dazi, sono convinto che la nostra capacità di resilienza ci consentirà di contenere i danni, che comunque ci saranno. Il mercato americano è il più importante per l’agroalimentare: pensiamo per esempio al vino. Dobbiamo tutelare il lavoro fatto in questi anni, di fronte alla destabilizzazione economica mondiale provocata dal presidente Trump". "L’aspetto peggiore dei dazi – ha detto l’assessora Saccardi – è l’incertezza, che mette gli imprenditori in seria difficoltà. Passando ai tagli della Pac, sabato ero a un incontro con i miei colleghi di tutte le Regioni e col ministro e abbiamo espresso tutti grande preoccupazione perché il rischio è una diminuzione del 20% dei fondi destinati all’agricoltura. Inoltre le risorse andrebbero in un fondo unico, col rischio di vedere penalizzata l’agricoltura. Mi conforta però che tutti i partiti abbiano una posizione simile". A illustrare storia e ruolo di Ente Terre Regionali Toscane, il direttore Giovanni Sordi. "Il nostro lavoro va dalla tutela della biodiversità al supporto ai giovani agricoltori – ha detto – Siamo il braccio operativo della Regione in ambito agricolo, abbinando ricerca applicata, sperimentazione, gestione del parco stalloni, tutela delle produzioni e delle risorse genetiche autoctone". "Il rapporto fra agricoltore e consumatore in Toscana è stringente – ha proseguito Rita Turchi, responsabile tutela agrobiodiversità Regione Toscana – Per noi, lavorare su questo tema significa tutelare storia, tradizione, qualità dei prodotti". "Attraverso i coltivatori custodi – ha dichiarato Donatella Ciofani, responsabile Banca del Germoplasma-Ente Terre Toscana – favoriamo la coltivazione e l’allevamento in situ di specie autoctone. Conservare la biodiversità significa tenere un salvadanaio di varietà genetiche che possano rispondere alle esigenze future". "La disinformazione pone spesso la zootecnia al centro di quasi tutti i mali del mondo – ha dichiarato Gennaro Giliberti, dirigente del Produzioni agricole, vegetali e zootecniche della Toscana – Nel frattempo, un gruppetto di persone sta studiando la produzione di latte e carne sintetici. Come Regione abbiamo, con risorse Psr, voluto misurare il benessere degli allevamenti: oltre duemila allevatori hanno accettato e il punteggio medio, da zero a cento, è stato 77, dimostrando che la zootecnia è fonte di benessere e salute per animali, allevatori e consumatori". "Il nostro obiettivo – ha detto Marco Lazzari di Bper Banca – è essere partner finanziario degli agricoltori e di tutta la filiera agroindustriale. Abbiamo un servizio dedicato che grazie alla presenza di agronomi e personale specializzato sa dialogare al meglio con le aziende agricole. Riserviamo la massima attenzione a tutti i progetti di innovazione e sostenibilità del comparto, osservando con piacere la forte presenza di imprenditoria femminile e giovanile". A chiusura dell’evento, il giornalista Fabrizio Morviducci ha intervistato Stefano Pavin, capo buttero. Agrofutura Festival è finanziato da Regione Toscana e Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Ente Terre Regionali Toscane. Vede come main partner Bper Banca; partner Amadori, Inalca - Gruppo Cremonini, Orogel, Selenella.