MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

Ore 10.32: Carlo è santo: "Ha coltivato il suo amore per Dio con mezzi semplici"

Oltre ottocento fedeli dall’Umbria in piazza san Pietro per la cerimonia "Un invito a ciascuno e soprattutto ai giovani a non sciupare la vita". La governatrice Proietti: "Sarà una luce e una speranza per tutti noi" .

Oltre ottocento fedeli dall’Umbria in piazza san Pietro per la cerimonia "Un invito a ciascuno e soprattutto ai giovani a non sciupare la vita". La governatrice Proietti: "Sarà una luce e una speranza per tutti noi" .

Oltre ottocento fedeli dall’Umbria in piazza san Pietro per la cerimonia "Un invito a ciascuno e soprattutto ai giovani a non sciupare la vita". La governatrice Proietti: "Sarà una luce e una speranza per tutti noi" .

di MauRizio Baglioni

Erano le 10.32 di ieri quando Papa Leone XIV ha pronunciato la formula in latino di canonizzazione annunciando che "I beati Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis li iscriviamo nell’Albo dei santi stabilendo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati tra i santi". Un momento di grande emozione per i tanti che affollavano piazza San Pietro, si parla di circa 80.000 persone, dove sono scrosciati gli applausi. Stessa scena al Santuario della Spogliazione, in Assisi, dove fedeli e pellegrini - giovani, famiglie e pellegrini, giunti anche dall’estero - hanno assistito alla messa da Roma sugli schermi allestiti nella chiesa di Santa Maria Maggiore e in due sale del vescovado, con le campane della città serafica che hanno suonato a distesa per salutare San Carlo Acutis. "Entrambi, Pier Giorgio e Carlo – ha sottolineato il Papa nell’omelia –, hanno coltivato l’amore per Dio e per i fratelli attraverso mezzi semplici, alla portata di tutti: la santa Messa quotidiana, la preghiera, specialmente l’Adorazione eucaristica. Un’altra cosa essenziale per loro era la Confessione frequente". Il Romano Pontefice che ha ricordato anche alcune frasi di Carlo che diceva: "Davanti al sole ci si abbronza. Davanti all’Eucaristia si diventa santi!", e ancora "La tristezza è lo sguardo rivolto verso sé stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La conversione non è altro che spostare lo sguardo dal basso verso l’Alto, basta un semplice movimento degli occhi". Una giornata nel segno della spiritualità, della festa per due santi giovani, che interrogano i ragazzi e le ragazze di oggi e che, proprio per il loro essere, possono far breccia nei cuori con semplicità, umanità, umiltà.

"I santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis – ha aggiunto il Santo Padre – sono un invito rivolto a tutti noi, soprattutto ai giovani, a non sciupare la vita, ma a orientarla verso l’alto e a farne un capolavoro. Ci incoraggiano con le loro parole parole: ‘Non io, ma Dio’, diceva Carlo. E Pier Giorgio: ‘Se avrai Dio per centro di ogni tua azione, allora arriverai fino alla fine". Festa in Assisi e in Umbria, con tanti - 800 i pellegrino - che, ieri mattina, alle 5, sono saliti sul treno per essere a Roma per la cerimonia di canonizzazione con la presenza del vescovo Domenico Sorrentino, la famiglia di San Carlo, mamma Antonia, papà Andrea, i fratelli Francesca e Michele. E ancora Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, Massimiliano Presciutti, presidente della Provincia di Perugia.

"Con la proclamazione di santo di Carlo Acutis "l’Umbria vive un momento storico di straordinaria intensità e di immensa gioia - ha sottolineato la presidente dell’Umbria, Stefania Proietti – Carlo Acutis, giovane di una generazione vicina alla nostra, primo santo millennial –, che ha scelto Assisi come sua casa spirituale, ci mostra che la santità è possibile anche nel quotidiano, senza clamori, con semplicità e autenticità. È un messaggio potente per i giovani e per tutta la nostra comunità: non lasciarsi trascinare dall’ordinario, ma cercare con coraggio e creatività il bene. Assisi e l’Umbria sono la sua terra di elezione, terra messaggio di accoglienza e di fraternità". "La collocazione della sua tomba nel Santuario della Spogliazione, luogo in cui San Francesco si spogliò delle vesti per abbracciare la povertà evangelica – ha detto la presidente –, è un segno eloquente. Lì il giovane Francesco inaugurava una nuova stagione di vita cristiana e oggi il giovane san Carlo testimonia che la santità è accessibile anche ai giovani di oggi, a chi vive in un mondo fatto di social network e tecnologia. Entrambi hanno incarnato un modo semplice e diretto di annunciare il Vangelo: Francesco con la vita itinerante e i gesti radicali, Carlo con i linguaggi digitali e la sua creatività".

"Conoscevo la storia di Carlo – ha ricordato Proietti – prima della mia esperienza politica. Carlo fu beatificato quando ero sindaco di Assisi, viene canonizzato ora che sono presidente della Regione, da oggi l’Umbria ha un nuovo santo che parla ai giovani, che devono essere per noi il centro delle politiche e della fiducia nel futuro, Carlo sarà una luce e una speranza per tutti".