
Una signora di Città di Castello quasi centenaria (ha 96 anni) si è vista recapitare una cartella dell’acqua che supera i 900 euro
Città di Castello, 9 settembre 2025 – Da una bolletta media di 30 euro al mese una signora di Città di Castello quasi centenaria (ha 96 anni) si è vista recapitare una cartella dell’acqua che supera i 900 euro. Secondo Umbra Acque, l’anziana, in meno di un mese, avrebbe consumato circa 222 metri cubi d’acqua, il quantitativo per riempire una piscina.
"Un utilizzo impossibile, con una spesa assurda, dato che la media mensile per la pensionata si aggirava intorno ai 30 euro con un incremento di quasi 30 volte!». A rendere nota la vicenda sono i familiari della donna che, alla soglia dei 100 anni, la assistono continuamente. «Questa volta, quando ha visto la bolletta quasi le sono mancate le forze tanto che l’abbiamo dovuta tranquillizzare per quanto possibile, visto che si trattava di una bolletta da 966,45 euro…», racconta in una lettera pubblica l’ingegner Atos Gonfia, figlio della signora che ha subito chiesto un appuntamento per cercare di capire il motivo di una fattura così esosa. «Mi ritrovo a parlare ‘via schermo’ con un’addetta alla clientela, che mi consiglia di poter fare tre rate da oltre 300 euro l’una. A quel punto - spiega il signor Gonfia - insisto nel far notare il gran numero di metri cubi usati e la improbabilità che possa averli consumati la mamma. Nonostante tutto Umbra Acque è irremovibile, evidenziando un’eventuale perdita...». Per niente soddisfatto delle risposte ricevute il figlio invia una Pec alla società, ricostruendo quanto avvenuto ed evidenziando il consumo ‘impossibile’ di oltre 200 metri cubi, per una donna di quasi 100 anni che vive da sola in un piccolo appartamento con continua assistenza da parte dei familiari, che avrebbero potuto notare qualsiasi anomalia».
Sul caso però Umbra Acque precisa alcuni passaggi in una nota resa pubblica nel pomeriggio di ieri: «L’anomalia era stata subito segnalata all’utente in sede di lettura del contatore (il 13 maggio 2025), chiedendo – dopo la ulteriore segnalazione del cittadino (26 giugno) - di poter effettuare un’ulteriore verifica che però l’utente ha rifiutato». La stessa società del servizio idrico ricorda: «Nel caso in cui il cittadino dimostri che ha una perdita occulta nel proprio impianto, viene riconosciuta sulla successiva bolletta una riduzione dell’importo per l’eccedenza rispetto al normale consumo e inoltre la rateizzazione dell’importo residuo in linea con la normativa di riferimento». E mentre i familiari della donna «si dicono pronti a portare l’acqua con le brocche» i tecnici del gestore «verificheranno quanto prima la lettura del contatore».