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Truffa del falso carabiniere contro un’anziana disabile, 48enne finisce in manette

Alla 89enne, costretta su una sedia a rotelle e quasi sorda, erano stati chiesti 14mila euro per “evitare l’arresto del figlio” coinvolto in un incidente stradale mai avvenuto

Truffa del falso carabiniere contro un’anziana disabile, 48enne finisce in manette

Prato, 27 agosto 2025 – Fino a che punto si può essere spregevoli da cercare di truffare una anziana di 89 anni, quasi sorda e costretta su una sedia a rotelle? La parziale consolazione deriva dal fatto che in questo caso almeno uno dei truffatori è finito in manette.

La vicenda è avvenuta a Prato nei giorni scorsi, come reso noto dalla Procura laniera guidata dal procuratore Luca Tescaroli.

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Dal falso carabiniere al falso avvocato al falso poliziotto... sono tanti i trucchi usati dai malviventi per cercare di ingannare gli anziani

La donna era stata “prescelta” da un gruppo di truffatori napoletani che l’hanno contattata con il trucco del finto carabiniere. Un copione ben noto: l’anziana riceve la chiamata di un sedicente militare dell’Arma che la informa che il figlio ha provocato un grave incidente stradale, in questo caso tale da far perdere un arto al pedone investito. Poi al telefono spunta un altro uomo che si spaccia proprio per il figlio, disperato, in lacrime, che dice alla “mamma” di aiutarlo. Il finto carabiniere spiega che si è già messo d’accordo con il giudice, che servono 14mila euro per evitare l’arresto. 

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In questo caso la donna ha spiegato a colui che credeva fosse suo figlio di non avere quella somma, al che all’anziana è stato chiesto di prendere il denaro e i gioielli a disposizione e di metterli in un contenitore perché di lì a poco sarebbe arrivato a casa un uomo incaricato del ritiro.

La sorpresa

Effettivamente alla porta della signora si è presentato un 48enne che non sapeva una cosa importante: nel frattempo la figlia dell’anziana aveva chiamato le forze dell’ordine, quelle vere. La porta si è aperta e un 48enne è stato arrestato in flagranza per tentata truffa aggravata in concorso, aggravata per aver ingenerato nella vittima il timore di un pericolo immaginario (l’arresto del figlio in caso di mancato esborso dei 14mila euro) e per aver ostacolato la pubblica e privata difesa. L’arresto è stato convalidato e messo il 48enne agli arresti domiciliari. A entrare in azione è stata la Squadra Mobile della Questura.

Una vicenda che ricorda quanto sia importante sensibilizzare gli anziani, metterli in guardia dalle continue truffe che vengono tentate nei loro confronti da predatori senza scrupoli né umanità.