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Livorno, 12 agosto 2025 – Ha provato a mettere a segno la ‘truffa del maresciallo’, ma grazie alla prontezza dell’anziano che stava per essere vittima del raggiro è stato denunciato. Si tratta di un ragazzino minorenne, originario della Campania, che ha cercato di raggirare un pensionato ultrasettantenne, a Livorno.
Ma l’uomo, tra l’altro con un passato nelle forze armate, ha capito subito che stava per cadere in trappola ed ha contattato i carabinieri di Livorno.
Tutto, secondo il purtroppo rodato copione, è nato con una doppia telefonata, sia al fisso che al cellulare. Il truffatore si è spacciato per maresciallo dei carabinieri ed ha cercato di convincere il pensionato a consegnare gioielli e contanti a un complice, che si sarebbe presentato a casa sua per una presunta verifica legata a una rapina avvenuta nel territorio.
Grazie alla chiamata immediata al 112 Nue da parte dell’uomo, i carabinieri del nucleo operativo di Livorno hanno predisposto un servizio in abiti civili nei pressi dell’abitazione. Poco dopo è stato bloccato un giovane, proprio mentre riceveva una busta con all’interno i valori.
Identificato come un 17enne, il ragazzino è stato affidato ai genitori e nei suoi confronti è stata inoltrata una comunicazione di reato alla Procura dei minori di Firenze per tentata truffa.
L’operazione rientra in un più ampio piano di controlli intensificati dal comando provinciale di Livorno per contrastare le truffe, in particolare quelle che colpiscono le fasce più deboli come gli anziani.
I carabinieri ricordano che non contattano mai direttamente i cittadini per chiedere denaro o beni preziosi e invitano tutti, specialmente anziani e familiari, a mantenere alta la guardia. In caso di telefonate sospette, la raccomandazione è di chiamare subito il 112 Nue o recarsi alla stazione dei Carabinieri più vicina.
Viene inoltre ribadito di non aprire la porta a sconosciuti, di diffidare di richieste di pagamento anche tramite strumenti elettronici e di limitare la confidenza con interlocutori poco noti, soprattutto online. Il sito www.carabinieri.it contiene informazioni utili per riconoscere le truffe più comuni.
Infine, poiché spesso i numeri telefonici di uffici istituzionali vengono clonati, è buona norma interrompere la conversazione e richiamare il numero ufficiale per verificare l’identità dell’interlocutore.