Firenze, 11 agosto 2025 – Una polemica che infuria in Toscana. Il caro ombrellone, il costo in aumento dell’affitto di sdraio e affini negli stabilimenti balneari, tiene banco. Alla luce del fatto che effettivamente molte zone della costa registrano un calo degli arrivi e quindi meno introiti. Dunque un luglio e un agosto, i due mesi chiave per l’economia del mare, in cui serpeggiano il nervosismo e la polemica tra diversi gestori. Che vogliono replicare a quella che considerano “una campagna mediativa vergognosa contro di noi”.
"La colpa non è certo nostra – dice Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari in una intervista a La Repubblica – Le famiglie non hanno soldi, non sanno come arrivare a fine mese, mutui e bollette insostenibili. E ovviamente si vede costretta a tagliare svago e tempo libero. Questa campagna mediatica contro i balneari sta facendo un danno enorme all'Italia, oggi mi ha chiamato persino il Times".

I balneari ricordano poi che l’offerta degli stabilimenti balneari è particolarmente variegata. E che dunque ci sono prezzi per ogni tipo di famiglia: "Le famiglie sono costrette a ridurre i giorni di vacanza e se devono scegliere magari fanno due o tre giorni a Ferragosto. Il mercato degli stabilimenti offre un panorama variegato: ce ne sono per tutte le tasche. E non è vero che tutti hanno prezzi altissimi".
In questi giorni di polemiche sono spuntati anche i confronti tra i prezzi nelle varie regioni. Uno spunto al dibattito lo offre il sud Italia. Fiba Confesercenti Sicilia, si legge in una nota, "ritiene necessario fare chiarezza a proposito delle critiche sull'aumento delle tariffe nei lidi". "Una narrazione del settore balneare che si scontra con l'evidenza dei dati - afferma Alessandro Cilano, Presidente di Fiba Confesercenti Sicilia - L'incremento medio sui prezzi offerti dalle strutture balneari in Sicilia è di meno del 6% confermando che l'Isola si pone tra le regioni d'Italia con le proposte più accessibili per i cittadini. Il costo medio per due lettini e un ombrellone si attesta a circa 25 euro ben al di sotto della media nazionale e l'aumento - precisa Cilano - è riconducibile all'incremento determinato dalla spinta dell'inflazione".