LAURA VALDESI
Cronaca

Zaini usati, scatta l’appello: “Sono molto richiesti dalle famiglie in difficoltà”

Fiorella Bambini, ’anima’ de ’La stanza dei doni’ a Bettolle chiede aiuto ai cittadini. “Sono venuti a prenderli anche da Abbadia. Li diamo gratis, come ogni cosa qui”

Fiorella Bambini con alcuni volontari che con lei mandano avanti questo bella iniziativa, Elena Mocanu e Marco

Fiorella Bambini con alcuni volontari che con lei mandano avanti questo bella iniziativa, Elena Mocanu e Marco

Sinalunga (Siena), 5 settembre 2025 – “Abbiamo bisogno di zaini per la scuola. Per tante famiglie questo è un serio motivo di preoccupazione poiché l’inizio delle lezioni comporta anche molte spese. C’è bisogno del vostro sostegno per aiutare i genitori che si trovano in difficoltà”. E’ l’appello di Fiorella Bambini, il deus ex machina della ’Stanza dei doni’ di Bettolle. Un piccolo appartamento attiguo alla parrocchia in via del Castello che un tempo era il teatrino del paese e ci facevano i presepi. Ora è stato messo a disposizione di semplici volontari il cui motto è “aiuto reciproco gratuito”. Sì, perché in questo angolo di Bettolle ogni oggetto, indumento o mobile che arriva viene donato con il cuore e distribuito senza che nessuno debba tirare fuori un euro a chi ha necessità. Ecco perché le persone a volte fanno decine e decine di chilometri per venire qui. Dove Fiorella ha cucito persino i lenzuoli da mandare a chi è ricoverato negli ospedali in Ucraina.

C’è dunque necessità persino degli zaini scolastici.

“C’è arrivata grande richiesta, quindi abbiamo lanciato sul nostro gruppo la ricerca. Oggi ne hanno portati due soltanto, ieri (mercoledì, ndr) ne ho dati via altrettanti. Un genitore è venuto a prenderlo addirittura da Abbadia San Salvatore”.

C’è un bisogno crescente da parte delle famiglie anche per le cose più basilari come il materiale scolastico.

“Sì, spero che ce ne portino altri visto che in questi giorni la richiesta risulta abbastanza pressante. Naturalmente prendiamo oggetti in buono stato e li mettiamo a disposizione di chi ha bisogno. Gratis, come detto. Qui non circola un euro: non paghiamo nulla per il materiale, non chiediamo niente quando lo consegniamo”.

Immagino che ci sia un grande giro.

“Verissimo. Quando abbiamo messo le foto di tre divani nel gruppo non abbiamo neppure fatto in tempo a finire la frase che già erano stato prenotati. Perché qui prendiamo vestiti, scarpe, elettrodomestici, giocattoli, oggetti per bambini, mobili appunto. Tutto insomma purché in buone condizioni. Lo spazio a disposizione è piccolo ma i tempi di permanenza del materiale sono così stretti che riusciamo a farcela”.

Vengono da voi italiani o soprattutto stranieri?

“Gli uni e gli altri, anche le famiglie della nostra provincia sono in difficoltà. Lo dico con certezza in quanto da noi arrivano da Poggibonsi e da Siena, dalla Valdichiana anche aretina, persino dal Casentino”.

Quanti sono, oltre a lei, i volontari che mandano avanti la ’Stanza del dono’?

“Oltre a me, che l’ho aperta, ci sono un paio di donne ed un uomo che ci dà una mano quando andiamo a caricare”.

La richiesta più curiosa?

“Oggetti che mancano sempre sono le pentole. Anche i pannoloni per anziani e non autosufficienti. Quelli forniti dall’Asl non bastano”.

Immagino che arriveranno tanti ’grazie’.

“Ho avuto un problema di salute, molti mi hanno telefonato per sapere come stavo. A volte ti portano una ciaccina fatta in casa. Però c’è anche chi non sopporta la nostra attività e lo manifesta a chiare note”.