LAURA VALDESI
Cronaca

Tittia, sacrifici e passione: ciak in Piazza e a Mociano

Alle 10 le riprese nell’Entrone e nel Campo, a mezzogiorno in pista su un cavallo di scuderia

Le riprese prima di pranzo a Mociano

Le riprese prima di pranzo a Mociano

Siena, 10 settembre 2025 – S’inizia dall’Entrone. Raccontando, probabilmente, la magia dell’attesa. Gli istanti in cui passa davanti la costruzione del Palio e cresce l’adrenalina. Il regista Maurizio Sciarra spiega a Tittia cosa vuole da lui per il film, girato per Rai documentari, che racconta la vita del fantino. Anche se non è l’unica voce, la sua. Il primo ciak è intorno alle 10, nell’Entrone appunto. Dove qualche giorno fa c’era anche Daniele Masala. La troupe esce dal Cortile del podestà e si dirige verso la curva di San Martino. Non c’è ancora folla in Piazza ma l’occhio dei senesi riconosce subito Tittia. C’è un uomo con la coccarda del Valdimontone che va a scattare una foto, altri lo imitano. Un pizzico di imbarazzo per l’11 volte vittorioso, non è questo il suo ambiente naturale. Qualche scena viene ripetuta. Tutto si sposta alla curva del Casato, dove arriva durante le riprese anche una macchina di grossa cilindrata che viene invitata dalla polizia municipale a spostarsi di lì. Ammesso che ci potesse transitare. Si riprende con il ciak alla mossa, quindi davanti a Fonte gaia. Poi il set si trasferisce. Tittia toglie i jeans e la camicia per indossare maglia e pantaloni di velluto. Arriva a Mociano con un cavallo di scuderia. C’è anche un drone per le riprese dall’alto. L’inquadratura nel viale dei cipressi, quindi dentro la pista che è stata creata simile al Campo. Il fantino è già un altro. A suo agio. Scherza, alza idealmente il nerbo al cielo. Nel pomeriggio altre riprese, però a casa del protagonista del docu-film che è stato seguito dal regista anche nella trasferta ad Asti, vittoriosa.