REDAZIONE SIENA

Uccide la sua donna con una fucilata: "Intercettato in cella e al telefono"

Captate anche le conversazioni di Porras Baloy in questura e con i familiari per ricostruire il presunto omicidio. Saranno trascritte quelle più rilevanti. La procura ha fatto ricorso perché vuole che torni in cella .

Da destra l’avvocato Bellandi, l’avvocato Martini, il loro collega Di Benedetto e il tutore della figlia di Yuleisi Manyoma Casanova

Da destra l’avvocato Bellandi, l’avvocato Martini, il loro collega Di Benedetto e il tutore della figlia di Yuleisi Manyoma Casanova

di Laura ValdesiSIENASaranno i giudici della Corte di Assise, a partire dalla prima udienza il 24 novembre, a stabilire perché è morta Yuleisi Manyoma Casanova, 33 anni, uccisa da un colpo di fucile calibro 16 maneggiato dal compagno, Luis Fernando Porras Baloy. La tragedia di via del Villino a Siena verrà ricostruita in aula. Ed emergeranno i contorni della vicenda che finora sono rimasti nel chiuso delle carte dell’inchiesta. Uscirà, grazie alle testimonianze, alle perizie e alla ricostruzione delle parti, la storia della coppia. Il loro rapporto. Il momento risultato fatale. Lei è morta, lui si trova ai domiciliari con l’accusa di "omicidio doloso aggravato per essere stato commesso in occasione del reato di maltrattamenti in famiglia e nei confronti di una persona convivente e legata da relazione affettiva".

Sarà battaglia. Si è capito subito ieri quando l’udienza dedicata a sciogliere il nodo delle intercettazioni da usare nel processo in Corte di assise, è slittata per la mancata traduzione dell’imputato. Che alla fine ha rinunciato a comparire per cui alle 11.45 si è proceduto. "E’ stato deciso dal giudice – commenta al termine dell’udienza l’avvocato Michele Bellandi che assiste con il collega Vincenzo Di Benedetto la famiglia della vittima – che verranno trascritte e tradotte le intercettazioni indicate come rilevanti dal pubblico ministero Niccolò Ludovici in occasione della richiesta di giudizio immediato". "Da parte della difesa c’è stata la richiesta di allargare il perimetro delle intercettazioni – puntualizza l’avvocato Alessandro Betti che insieme a Leandro Parodi assiste Porras Baloy – ma non è stata accolta. Nominati invece i periti, dietro nostra sollecitazione, per la trascrizione". Il giudice ha concesso tre mesi, a partire dal 29 settembre. Si tratta di conversazioni ambientali e telefoniche che riguardano l’imputato, sia quando era in carcere ma anche in questura. E telefoniche con i familiari. Andranno a formare il fascicolo del dibattimento insieme agli atti irripetibili, per esempio le perizie disposte dal pm. Per quanto riguarda la figlia di Yuleisi, è stato nominato un tutore per la bambina che, a sua volta, ha affidato la cura dell’aspetto legale all’avvocato Francesca Martini.

Prima che inizi la Corte di Assise, però, si dovrebbe conoscere l’esito del ricorso in appello a Firenze fatto dalla procura contro la concessione dei domiciliari a Porras Baloy: il pm chiede che torni in cella.