REDAZIONE SIENA

Beko, confronto sindacati-azienda. Sul tavolo reindustrializzazione e uscite volontarie anticipate

Oggi l’incontro allo stabilimento di viale Toselli, in definizione le procedure per chi intende andarsene. Attesi aggiornamenti anche sul futuro. Martini, Uilm: "Noi coinvolti nel dibattito sul futuro del polo".

Oggi l’incontro allo stabilimento di viale Toselli, in definizione le procedure per chi intende andarsene. Attesi aggiornamenti anche sul futuro. Martini, Uilm: "Noi coinvolti nel dibattito sul futuro del polo".

Oggi l’incontro allo stabilimento di viale Toselli, in definizione le procedure per chi intende andarsene. Attesi aggiornamenti anche sul futuro. Martini, Uilm: "Noi coinvolti nel dibattito sul futuro del polo".

È ripartita dopo quindici giorni di ferie estive la produzione nello stabilimento Beko, ma la lotta non si è mai fermata. Ieri c’è stato l’incontro fra i sindacati e le Rsu in vista del cruciale tavolo di oggi con l’Azienda, finalizzato alla chiusura della procedura 223 che permetterà l’accesso agli incentivi per l’uscita volontaria ai lavoratori che vogliono accedervi. "L’incontro con la Beko sarà decisivo, perché giovedì ci saranno dalle dodici alle quattordici persone che usciranno con gli incentivi volontari, potendo a quel punto accedere alla Naspi – spiega Massimo Martini, segretario Uilm di Siena –. Inoltre, vorremmo portare avanti il confronto con l’Azienda sulla possibilità di essere coinvolti nel processo di reindustrializzazione, quindi capire se nei prossimi mesi ci saranno visite di imprenditori interessati e chi saranno".

Le prossime uscite si aggiungono alle quattordici già avvenute fuori dal regime della Naspi. Il numero totale di lavoratori quindi si abbasserà ancora, allontanandosi dalla soglia dei 299. "Oltre alla chiusura del capitolo sulle uscite volontarie abbiamo deciso di sfruttare l’incontro con l’azienda anche per capire se ci sono degli avanzamenti nello stato di individuazione dei reindustrializzatori – ribadisce Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil –. All’ultimo incontro al ministero, l’Azienda ci ha comunicato che c’erano tre soggetti interessati allo stabilimento senese. Visto che di azioni speculative i lavoratori della Beko sono già stati vittime, noi abbiamo tutto l’interesse a monitorare da vicino le procedure".

Sia Invitalia sia l’advisor Sernet stanno infatti continuando nella ricerca del nuovo soggetto, e solo una volta identificato si potrà procedere con la reindustrializzazione e una nuova formazione dei lavoratori, per cui si potrà contare su circa un milione di euro di fondi messi a disposizione della regione. "Grazie all’accordo tra azienda, sindacati e istituzioni, non ci saranno licenziamenti obbligatori: le uscite saranno gestite tramite incentivi volontari, evitando esuberi forzati – precisa il segretario Fim Cisl di Siena Giuseppe Cesarano –. È la prova concreta che concertazione e dialogo tra parti sociali e istituzioni possono proteggere i lavoratori e creare opportunità per il territorio". Un altro nodo importante, riguarderà i giorni di cassa integrazione che l’azienda stabilirà di fare a settembre. Ma, viste le uscite volontarie, i giorni lavorativi per i lavoratori rimanenti con molta probabilità non subiranno diminuzioni.