
Il parlamentare di FdI e il vicesindaco in viale Toselli: "Abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca al mercato"
"Abbiamo fatto la nostra parte e questa settimana abbiamo raggiunto risultati importanti". Così il parlamentare di FdI, Francesco Michelotti, ieri in visita allo stabilimento Beko di Siena con il vicesindaco Michele Capitani, il capo di Gabinetto Alessandro Manganelli, i consiglieri comunali Pierluigi De Angelis ed Emanuela Anichini (FdI), gli azzurri Lorenza Bondi, Paolo Salvini, Massimo Cava e il civico Franco Bossini. Presente anche il direttore del sito Stefano Schiazza. "Siamo qui in via informale perché, dopo mesi di battaglie, era giusto fare il punto con i lavoratori – ha continuato Michelotti –. Diamo atto a tutte le sigle sindacali di aver fatto una battaglia importante, che ha messo la vertenza al primo posto della politica". E ancora: "Rispetto a un anno fa, abbiamo ottenuto un risultato insperato – ha sottolineato il parlamentare –. Il Governo ha stanziato le risorse per la cassa integrazione e ha creato le condizioni per l’acquisizione e il rilancio industriale del sito. Il compito della politica è creare le condizioni perché il mercato faccia la sua parte. Mi auguro che le manifestazioni di interesse siano il maggior numero possibile. Il nostro obiettivo è non lasciare nessuno a casa". Poi l’affondo: "Il coordinatore regionale del Pd ha parlato di “incertezza“ e “confusione“. Invece la situazione non è mai stata più chiara e trasparente. Mi dispiace che il Pd abbia votato contro il Dl Industria che stanzia 200 milioni per i lavoratori italiani, compresi quelli di Beko. Noi cerchiamo in una provincia senza infrastrutture per decenni di politiche sbagliate, di colmare il gap e rendere appetibile non solo il sito Beko, ma tutto il territorio".
Il vicesindaco Capitani ha annunciato: "Dopo l’atto di indirizzo varato dalla Giunta per creare una società tra Comune e Invitalia, ci sarà il passaggio in Consiglio. Il sito Beko ha dei problemi, quindi dovremo creare le condizioni per consentire al nuovo soggetto industriale di riassorbire tutti i lavoratori e offrire anche nuovi posti di lavoro. Questo sito deve essere un paradigma per lo sviluppo economico a Siena".
Massimo Martini, segretario Uilm, ha ricordato: "Sono stati messi nero su bianco l’acquisizione del sito, l’impegno della Regione per la formazione, la continuità lavorativa attraverso il rilancio del sito e il passaggio di tutti i lavoratori al nuovo investitore. Sono garanzie economiche e sociali".
Daniela Miniero, segretaria Fiom Cgil, ha ribadito: "Tutti gli attori della vertenza hanno chiaro che l’obiettivo è il futuro industriale del territorio e dei lavoratori. Ci sono 10 soggetti interessati: dovranno passare al vaglio dei sindacati, perché abbiamo già visto molti pescecani qui".
Giuseppe Cesarano, leader Fim Cisll, ha confermato le 14 uscite volontarie: "Sarebbe stato meglio aspettare almeno l’8 agosto per avere la Naspi. In ogni caso, questo accordo fa la storia, è un esempio in Toscana e anche in Italia. La vera partita, cioè la reindustrializzazione, inizia ora".