
I sindacati con il parlamentare Francesco Michelotti e il vicesindaco Michele Capitani
Dopo 15 giorni di stop per le ferie estive, riprende lunedì la produzione nello stabilimento Beko di viale Toselli. In questi giorni il presidio degli operai davanti ai cancelli della fabbrica non è mai stato interrotto e proprio lunedì è previsto un incontro tra i sindacati territoriali e le Rsu aziendali. Il motivo? La ripresa della produzione sarà a turno ridotto, quindi una quindicina di lavoratori verrà messa in cassa integrazione con conseguenze sullo stipendio mensile.
Le organizzazioni sindacali intendono dunque affrontare la questione con l’azienda nella giornata di martedì 26, quando cioè è prevista la firma della procedura che consentirà le uscite volontarie con Naspi (l’indennità di disoccupazione). In questa occasione verrà chiesto alla multinazionale turca di far lavorare tutti gli operai con lo stesso monte di ore, senza penalizzare nessuno.
Massimo Martini, segretario Uilm di Siena, tuttavia guarda avanti: "Attendiamo a breve la comunicazione dei giorni di cassa integrazione di settembre. A fronte di una riduzione del personale, nel sito di viale Toselli ogni operaio si troverà quindi a lavorare di più. Il tutto in attesa dei primi sopralluoghi in fabbrica da parte di eventuali investitori". Sia Invitalia che l’advisor Sernet stanno infatti continuando nella ricerca del nuovo soggetto, chiamato a rilanciare il sito Beko dal punto di vista industriale.
Una volta trovato l’investitore, i lavoratori di viale Toselli potranno contare sui circa un milione di euro di fondi regionali per la formazione. Si tratta di percorsi formativi per la ricollocazione di chi al 31 dicembre sarà ancora nel perimetro aziendale. I primi due quadrimestri saranno dedicati a una formazione generalizzata, il terzo invece a corsi specifici in base alle esigenze del nuovo investitore. In questo caso verranno utilizzati voucher aziendali.