
I sindacati all’uscita dall’incontro con l’azienda di martedì
Altri quattordici lavoratori della Beko di viale Toselli oggi varcheranno i cancelli dello stabilimento per l’ultima volta. Si vanno ad aggiungere ad altri tredici che hanno già lasciato l’azienda, ma saranno i primi a beneficiare dell’incentivo della Naspi per l’uscita volontaria. A queste, si prevede che seguirà rapidamente un’altra decina di uscite, nella prima settimana di settembre. In meno di un mese il numero di lavoratori si allontanerà di circa quaranta unità dalla cifra simbolo dei 299, a cui comunque rimane fissato il perimetro degli interessati dalla reindustrializzazione. L’assemblea dei lavoratori di ieri mattina è stata lunga e impegnativa, regna ancora l’incertezza. Intorno alla metà di settembre (forse mercoledì 17, ma la data è da confermare), Beko dovrebbe nuovamente incontrare l’advisor Sernet per fare il punto sull’individuazione dei potenziali interessati alla reindustrializzazione del sito.
Nessun commento ufficiale da Beko sulle voci che in questi giorni hanno riguardato il possibile interessamento di Leonardo, ma da fonti vicine all’azienda trapela che il nome del colosso della difesa e della sicurezza (e non solo) non è e non mai stato sul tavolo. Dal fronte sindacale era emersa, attribuita a Sernet, la voce che sarebbero una decina i dieci potenzialmente interessati, ma un eventuale passo concreto si potrà manifestare solo dopo il sopralluogo in presenza sull’immobile. La prima osservazione è stata virtuale, mentre si stava sviluppando l’acquisizione dello stabilimento da parte di Invitalia, che formerà poi una società con il Comune per la gestione dell’area.
Nel frattempo, la vertenza inizierà una nuova fase, legata alle elezioni regionali, con varie iniziative di confronto con i candidati e la presenza di un presidio di lavoratori ai principali eventi e manifestazioni del territorio, fra cui la festa dell’Unità, che si terrà dal 4 al 6 settembre nei giardini della Lizza a Siena, cui parteciperà (nella giornata inaugurale) anche il governatore Eugenio Giani. Per quel che riguarda invece la gestione della cassa integrazione nei prossimi mesi, viste le uscite volontarie che già ci sono state e che ci saranno, non è prevista la possibilità che vi siano lavoratori a zero ore e, qualora ve ne fossero alcuni, sarà semplicemente applicata una rotazione dei turni in modo da risolvere il problema.