CARLO BARONI
Cronaca

Il caldo cambia il mondo del tartufo. La raccolta slitterà di 20 giorni

Per consentire ai boschi di rigenerarsi, quest’anno la caccia alla "pepita bianca" partirà il primo ottobre

La raccolta del tartufo bianco quest’anno slitta al primo ottobre

La raccolta del tartufo bianco quest’anno slitta al primo ottobre

di Carlo BaroniFIRENZEVenti giorni di vantaggio. La Toscana ha fatto una scelta precisa. Per consentire ai boschi di riprendere fiato e rigenerarsi dopo il caldo estivo, intervallato da scrosci improvvisi e violenti. La raccolta del tartufo bianco, da quest’anno, slitta di venti giorni. Si comincia il primo ottobre per concludersi il 15 gennaio, in modo da sfruttare anche una porzione del mese invernale in cui potranno esserci ancora pepite. Una scelta dettata dai cambiamenti climatici intervenuti nell’ultimo decennio che hanno cambiato sensibilmente la stagione del diamante della tavola e l’habitat nel quale, misteriosamente, si riproduce per spore con un grande supporto della giusta dose di umidità e freddo mattutino.

Intanto il nero d’estate, quest’anno, ha dato soddisfazioni a trifolai e commercianti di tartufo in Toscana: ottima qualità e abbondanza. Un riscatto, dopo che il marzuolo non era andato benissimo e che, prima ancora, il prelibato bianco d’autunno aveva fatto tribolare.Prezzi anche abbordabili per lo Scorzone: intorno ai 200 euro al chilo per questo tartufo – certamente molto meno pregiato – che è molto utilizzato in cucina ed è sempre più richiesto dal mondo della ristorazione. Lo scorzone è anche un indicatore prezioso di quella che sarà, poi, la potenziale stagione del tartufo più prezioso, che negli ultimi anni non ha certo brillato per quantità. Ha semmai fatto parlare di sé per i prezzi in continua crescita: fino a mila euro al chilo. Quest’anno, per la prima volta, settembre sarà un mese di stop per la raccolta del magnatum pico.

Che tartufo sarà? Difficile, come sempre, prevedere.Il nero è andato benissimo e questo, di per sé, appunto, è già un buon indicatore. Di certo lo spostamento del calendario sta comportando, in alcuni casi, una nuova programmazione delle date dei tanti eventi dedicati alla promozione del tartufo. Per San Miniato, una della capitali della Toscana, ci sono le date ufficiali della prossima kermesse di novembre 5-16; 22-23 e 29-30 novembre. Una delle novità sarà il cambio del nome. Non più mostra mercato nazionale del tartufo di San Miniato. "Ma delle colline sanminiatesi": una scelta ben precisa per incentivare e formalizzare la partecipazione diretta di tutti e trenta i Comuni che ne fanno parte.

Un vasto areale che va da Bientina, Calcinaia, a Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, San Miniato, fino Volterra, Barberino Val d’Elsa, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Montelupo Fiorentino, Tavarnelle Val di Pesa e Vinci. In tutta quest’ampia zona si raccolgono ogni anno una media di 30 quintali di tartufo fra bianco, nero e marzuolo. Per la maggior parte orientati all’export. Con punte significative sul mercato Usa.