
Il rettore ha accolto per la prima volta i partecipanti ai concorsi di ammissione
"Studiare alla Sant’Anna significa entrare in un percorso che permette di realizzare i propri sogni. Anche io sono stato uno studente e questo momento, il test d’ingresso, rimane impresso nella memoria a vita". Con queste parole il rettore della Scuola Sant’Anna, Nicola Vitiello, ha accolto per la prima volta i partecipanti ai concorsi di ammissione all’ateneo pisano, invitandoli a vivere pienamente l’esperienza accademica e culturale offerta dalla città.
Mentre i genitori erano ancora davanti ai cancelli del Polo Porta Nuova a guardare i figli che si preparavano ad affrontare il test, il rettore Vitiello, insieme all’omologo di Unipi Riccardo Zucchi, ha ricordato agli studenti che sono: "in uno dei posti più belli d’Italia: la Scuola Sant’Anna e l’Università di Pisa fanno parte di una comunità, quella pisana della conoscenza e del sapere, che dovete godervi. Anche io - ricorda il rettore della Sant’Anna - sono stato studente come voi e posso dirvi che questo è un momento che rimane impresso nella memoria, vada bene o male. L’auspicio è che questo evento non condizionerà i vostri sogni e magari deciderete di trascorrere la vostra carriera universitaria a Pisa, dove i sogni, vi assicuro, possono diventare realtà. Un grande in bocca al lupo a tutti voi".
Ieri al Polo Porta Nuova si è tenuta la selezione dei futuri studenti di Medicina, per la quale si sono presentati circa 200 candidati. In generale, i partecipanti ai concorsi di ammissione dell’ateneo per questo anno accademico sono stati 638 in totale, numero che rispetto allo scorso anno è cresciuto del 10%. I posti messi a disposizione per le nuove leve, invece, sono stati 78.
"Non posso che essere soddisfatto - continua Nicola Vitiello - per l’alto numero di candidati che si sono presentati per i concorsi alla Scuola e auspico che in futuro il numero di richieste possa continuare a crescere. Studiare alla Sant’Anna significa entrare in un percorso che permette ai ragazzi di realizzare i propri sogni, stringere relazioni per la vita e frequentare ambienti di altissima professionalità. La ricerca nelle scienze mediche è peraltro tra le più importanti per l’umanità, e deve essere sostenuta con finanziamenti e con l’energia dei giovani".
Mar.Fer.