Pisa, 7 maggio 2025 – «Ho due anni di contratto e sto benissimo qui a Pisa». A dirlo è l’uomo, al momento, più popolare e fotografato della città, mister Pippo Inzaghi, che ieri ha portato i suoi saluti all’iniziativa «Non solo uno sport« organizzata dall’Università di Pisa e coordinata dal professor Francesco Barachini.
Una coincidenza, quella tra la promozione e l’evento universitario, «non programmata, ma sperata«, ha commentato Barachini, introducendo agli studenti presenti nell’aula del Polo Piagge il tecnico che ha riportato il Pisa in Serie A dopo 34 anni.
A margine dell’evento, parlando con i giornalisti, Inzaghi ha rassicurato i tifosi sul suo futuro, smentendo le voci di un possibile addio alla panchina nerazzurra e ribadendo l’intenzione di restare alla guida della squadra anche nella prossima stagione.
Numerosi i fan presenti che hanno voluto scattare selfie con l’allenatore, tra cui un giovane tifoso che lo ha esortato: «Non lasciare mai Pisa». È ormai «Pippo-mania» in città. Alla fine del convegno, Inzaghi ha salutato relatori e studenti con un auspicio carico di ottimismo: «Speriamo di rivederci il prossimo anno – ha detto – per festeggiare qualcos’altro di bello tutti insieme».
Mister Inzaghi, come sta vivendo questi giorni? «Tutto quello che sto vedendo intorno a me mi fa capire che è stato fatto qualcosa di incredibile. Voglio godermi questo momento fantastico perché è stata una cavalcata lunga e difficile. Ora l’adrenalina sta scendendo e sono un po’ esausto, ma è normale. Mi godrò piano piano il tutto. Adesso ci sono ancora due partite, che per fortuna vivrò in modo diverso dal solito».
Un grande traguardo per la città: tanta gente la ferma per una foto, è diventato l’eroe di Pisa? «Sono molto felice. Vedere la gente che mi ringrazia è una cosa incredibile ed è la vittoria di tutti. Spesso si vede solo la mia faccia, ma dietro c’è questa società, ci sono i tifosi, i giocatori e tutta la squadra invisibile del Pisa, dal magazziniere ai fisioterapisti, dai dottori a chi lavora in sede. Questa è veramente la vittoria di un gruppo esemplare che non ha mai sbagliato, e di questo vado molto fiero».
Lei è un campione che ha vinto tutto: cosa ha significato portare il Pisa in Serie A dopo 34 anni? «Ho vinto tanto, ma ogni successo ha un sapore particolare. Quando dovevo scegliere prima di arrivare qua, ho sempre avuto il Pisa nella mia mente. Speravo e credevo che qui si potesse fare qualcosa di magico».
I tifosi e tutti gli sportivi l’hanno sempre amata come persona prima ancora che come calciatore? «La gente mi ha sempre amato al di là del successo o dell’insuccesso, come spesso accade nella vita quando ognuno dà tutto sé stesso, rispetta le regole e cerca di essere autentico, prendendo esempio senza mai copiare. Ancora oggi, a più di 50 anni, vivo tutto questo con una passione incredibile e cerco di trasmettere questi valori». Enrico Mattia Del Punta