
Nuova installazione dello street artist Da Monreale
di Mario Ferrari
Ex malo, bonum. Lo dicevano i latini: da situazioni negative possono nascere esiti positivi. Deve averlo pensato anche Giovanni da Monreale, street artist siciliano ma che da tempo vive a Pisa, che ha trasformato l’ennesimo sfregio alla sua opera in un’occasione per rilanciare – con forza, come un pugno nello stomaco – un messaggio contro l’orrore e il dolore della guerra e in favore della pace. Da Monreale è l’autore di “5“, installazione in cemento armato che dal 2019 si trova all’inizio di viale delle Piagge, nell’area giochi: rappresenta un bambino di cinque anni con felpa e cappuccio intento a giocare con uno smartphone. Un’opera nata per sensibilizzare sull’uso indiscriminato della tecnologia tra i più piccoli, ma divenuta più volte bersaglio di atti vandalici: nel tempo, infatti, le braccia della scultura sono state irreparabilmente mutilate. Dopo tanto impegno per rimettere senza successo in sesto la sua istallazione, l’artista ha deciso di cambiare prospettiva. Riprendendo in mano gli strumenti del mestiere, ha realizzato una nuova istallazione sul viale delle Piagge: “3“. Sistemata di fronte alla precedente, raffigura un bimbo di tre anni seduto a terra, intento a guardare uno smartphone in cui si riflette il simbolo della pace. Nasce così “3 e 5 mutilato“.
"Un’unica installazione – racconta l’artista – pensata per colpire emotivamente. Parla sia dei bambini inghiottiti dal mondo virtuale sia di quelli mutilati o resi disabili dalle guerre in corso. Quando nel 2019 creai ‘’5’’, volevo riqualificare l’area e lanciare un segnale sull’uso improprio della tecnologia tra i più piccoli. L’opera era entrata nel cuore di molti, ma i continui atti vandalici – e perfino la caduta di un albero – l’hanno danneggiata irreparabilmente. Avevo pensato a un restauro, cambiato i colori dei suoi vestiti poi l’attualità delle guerre mi ha spinto a cambiare l’iconografia". La nuova opera “3“ è realizzata in vetroresina piena, con una struttura metallica interna e un’anima in cemento: più resistente, si spera, ai vandali. "L’ho posizionata di fronte a ‘’5’’, come se volesse proteggerlo. Allo stesso tempo gli mostra lo smartphone, dove si legge la scritta pace, accompagnata dal simbolo. Ho aggiunto anche un cartello: ‘’Prendetevi cura dei vostri figli’’ e ‘’Non danneggiate le sculture, rispettate il parco’’. con la speranza che queste frasi possano sensibilizzare le coscienze".