
Se queste Mura potessero parlare: al via la mostra al Bastione Parlascio
Stimolare la memoria attraverso l’arte. Sono da ieri in esposizione, all’ingresso del Bastione del Parlascio, i lavori frutto del progetto di integrazione e socialità "Se queste Mura potessero parlare", dedicato a persone con Alzheimer. L’iniziativa, nata dall’associazione La Tartaruga e da Coopculture, si è svolta nei mesi scorsi e ha coinvolto i protagonisti in tre appuntamenti ricchi di attività utili a stimolare la memoria e le capacità socio-relazionali: visione di foto d’epoca, performance musicale partecipata, pittura ad acquerello en plein air sulla terrazza con vista sulla Torre.
Accanto agli elaborati esposti alla mostra, un Qr-code permette ai visitatori di collegarsi e ascoltare la musica che ha fatto da base al componimento ‘La ballata del Bastione’. "L’obiettivo principale di questo progetto - spiega Licinia Amabile, educatrice museale di Coopculture -, afferente al percorso formativo della rete Musei Toscani per l’Alzheimer, è stato quello di offrire a queste persone uno spazio sicuro e stimolante in cui esprimere le proprie emozioni, i propri ricordi e pensieri".
Una collaborazione, quella con la rete Musei Toscani per l’alzheimer "che dura da anni - continua Ilaria Filippeschi, psicologa clinica e referente dell’associazione La Tartaruga - e l’apertura del Bastione grazie all’incontro con Licinia è diventato una grande opportunità. Molti dei nostri partecipanti lo hanno conosciuto come officina, altri lo hanno sempre visto chiuso. La sorpresa, la meraviglia e il coinvolgimento tramite mediatori artistici sono riusciti a generare comunicazione, benessere e buon umore".
Alla base del progetto l’idea che "la bellezza e la narrazione abbiano indiscutibili effetti terapeutici su tutte le persone - prosegue Filippeschi -, ma in particolare portino benefici alle persone con deficit di comunicazione e memoria come i nostri partecipanti".
"L’arte può giocare un ruolo cruciale nella gestione e nel miglioramento della qualità della vita delle persone, stimolando il loro potenziale creativo, la memoria e l’immaginazione - conclude Michela Pezzini, Coopculture, responsabile della gestione delle Mura di Pisa -. Con questa mostra vogliamo dare alla cittadinanza e a tutti i visitatori delle Mura una testimonianza tangibile del progetto e dei suoi effetti positivi".
Stefania Tavella