
Caffè Alzheimer e sorge nella “casina in legno“ realizzata nel parco della Muzi Betti
CITTÀ DI CASTELLO - In Umbria e anche in Altotevere oltre il 7% della popolazione anziana soffre di Alzheimer. Nel territorio della Usl Umbria 1 si stima un totale di 8.800 persone ultrasessantacinquenni affette da declino cognitivo: offrire servizi di supporto alle famiglie o di cura per gli stessi ‘malati’ e riuscire a coprire una domanda sempre crescente non è facile. Intanto però a Città di Castello nasce un nuovo servizio di confronto: si chiama Caffè Alzheimer e sorge nella "casina in legno" del parco della Muzi Betti. Un luogo d’incontro gratuito dove persone con demenza, familiari e caregiver possono ritrovarsi, confrontarsi e condividere esperienze. Il progetto è ideato dalla cooperativa "La Rondine", che lo ha finanziato con la costruzione della casa in legno, il contenitore del progetto. "Incontro e confronto per combattere l’isolamento, offrendo sostegno emotivo e strumenti pratici per affrontare la malattia", con il coinvolgimento di psicologi e psicoterapeuti coordinati da Valentina Tellini in collaborazione con la Usl e il supporto scientifico di Alberto Trequattrini. Si tratta di un primo ciclo di incontri mensili, ogni primo mercoledì del mese, da luglio a novembre, gratuiti, aperti a tutta la cittadinanza, senza necessità di diagnosi medica, certificazioni o impegnative. In programma argomenti come stimolazione cognitiva (mercoledì 6 agosto), comunicazione con la persona affetta da decadimento cognitivo (mercoledì 3 settembre), prendersi cura di chi si prende cura (mercoledì 1 ottobre) e quindi il benessere del caregiver (mercoledì 5 novembre), tutti alle 18. Il primo incontro, intitolato “Conoscere per affrontare: capire la demenza e i servizi del territorio“, è stato dedicato alla comprensione dei sintomi cognitivi e comportamentali.