Pane e case. Niente di più popolare, niente di più che unisca le persone da qualsiasi parte del mondo provengano. E così Sant’Ermete, quartiere multi etnico, celebra questo legame con l’ottava "Festa del Pane" (fino al 20 luglio), una festa che è sì convivialità, intrattenimento ma è anche il momento in cui la Comunità degli abitanti di Sant’Ermete fa il punto sulla situazione degli alloggi popolari. Da un lato 15 panifici dei quartieri cittadini daranno il loro pane per la festa e dall’altro ci saranno dibattiti di carattere socio-politico. "Ci ritroveremo qui nella piazzetta. Non è più il tempo di vivere soli ed isolati in casa. Tutti insieme abbiamo portato avanti la lotta per l’auto recupero degli alloggi popolari e tutti insieme ci battiamo per i servizi che ancora mancano tipo la ciclo pedonale del cavalcavia": dice Carla Maci della comunità di Sant’Ermete.
"Sempre rappresentanti di Sant’Ermete coralmente dicono: "Non abbiamo ancora messo un punto sulla questione case popolari, siamo ad un punto e virgola. Nel senso che abbiamo ottenuto il riconoscimento da parte di Comune, Apes e Regione del nostro piano di auto recupero ed abbiamo anche ottenuto che non si buttassero giù le tre "stecche", i tre complessi di alloggi come era previsto nel primo piano delle amministrazioni. Abbiamo dimostrato cioè la bontà di quanto veniva dalla comunità e dai residenti".
Ma c’è ancora molto lavoro: "Vogliamo che i lavori alle tre stecche si concludano entro settembre 2026, manca ancora il cantiere per la ciclopedonale, così come devono essere migliorati e resi funionali i pozzetti ed autoclave. Manca poi uno spazio sociale dove si possano svolgere attività educative".
Carlo Venturini