LUIGI CAROPPO
Cronaca

Se la politica del mare è latitante

Il nostro litorale, arcipelago compreso, vuol dire Pil, imprese, famiglie, indotto. Insomma futuro

Tantissimi bagnanti in spiaggia in Versilia (Foto Umicini)

Tantissimi bagnanti in spiaggia in Versilia (Foto Umicini)

Firenze, 19 luglio 2025 – Ancora non siamo consapevoli di quanto sia importante per la nostra regione il patrimonio costa. Ci sarebbe stato bisogno da tempo di una politica del mare perché il nostro litorale, arcipelago compreso, tesoro inestimabile, vuol dire pil, imprese, famiglie, indotto. Insomma futuro.

E’ vero che ci sono competenze diverse e incroci articolati ma un piano del mare, anche a livello toscano, può avere una visione d’insieme per tracciare una prospettiva comune. I tavoli, molteplici quelli che si aprono e non si sa spesso a quali risultati arrivano, a volte sono anche operativi e utili. Istituzioni (Regione, Province, Comuni), associazioni di categoria e quelle legate alla difesa dell’ambiente, sindacati, cittadini rappresentati dai comitati locali, politici: tutti insieme. Per vedere se è possibile conciliare esigenze diverse che hanno però un obiettivo comune: la valorizzazione e la difesa del patrimonio naturale che abbiamo in casa.

Una politica del mare vuol dire avere una proiezione di quanto il cambiamento climatico incide sulla nostra costa. Abbiamo visto che le alluvioni colpiscono le città e le mareggiate puntano il litorale infliggendo danni a cose e natura. Ci sono i fenomeni sempre più frequenti dovute al clima modificato, ma anche le tendenze radicate nel tempo come l’erosione delle nostre spiagge. Ce ne accorgiamo da turisti e vacanzieri tutte le volte che torniamo allo stesso lido e la prima fila degli ombrelloni è sparita. Noi, finite le ferie, torniamo a casa e ci rammarichiamo. Dobbiamo chiedere di più: che i nostri politici prendano a cuore le sorti del mare e della costa (anche per la convivenza necessaria tra turismo e bellezze naturali da una parte e porti commerciali, molto importanti nello scacchiere nazionale, dall’altra). Le elezioni regionali sono quasi dietro l’angolo e allora i candidati dovrebbero dedicare un bel capitolo del programma a questi temi. E poi mantenere le promesse.