Pisa, 17 giugno 2025 – ‘Diavolo di mare’. Detto così il nome può anche fare paura, in realtà altro non è che un altro modo per chiamare la manta, scientificamente Mobula Mobularun, specie in via d’estinzione. Un pesce, o meglio un ‘gigante del mare’, che può avere un’apertura che può raggiungere i sei-sette metri di ampiezza. E’ un animale che vive nel Mediterraneo – spiega Gianluca Giannelli presidente del Wwf provinciale – e recentemente sono stati avvistati alcuni esemplari vicino alle coste.
La specie, appunto, abita i nostri mari. Ma si tratta comunque di animali a rischio secondo la lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura – Iucn. In questa estate 2025 tanti sono stati gli avvistamenti un po' su tutte le coste italiane. Si nutre principalmente di piccoli pesci e crostacei, per questo si avvicina spesso alla superficie. Per quanto abiti il Mediterraneo, vederla così vicino alle coste è un evento raro. Purtroppo negli anni sono aumentati i casi di mante spiaggiate. Sono animali sicuramente sensibili ai cambiamenti delle temperature marine.

Perché la presenza anomala delle mante così vicine alla terra ferma? Risulta che le mante siano confuse a causa di un batterio presente nelle acque del Mediterraneo, questo grazie all’azione devastante dell’uomo. Tante stanno morendo, hanno perso l’orientamento e cercano acque più calme.
Le mante sono pericolose?
La manta non è un pesce aggressivo ma è successo in passato che alcune persone siano state punte dall’aculeo della coda. Insomma, meglio evitare rischi per i bagnanti, in primis evitare di disturbare quell’esemplare, sperando che possa ritrovare il suo equilibrio in mare aperto.
Nelle ultime settimane sono stati due gli avvistamenti nelle acque di Marina di Pisa: succede nello specchio di mare antistante il centro don Gnocchi e il bagno Marchini dove da alcuni giorni è stato avvistato un esemplare di manta di notevoli dimensioni che si aggira in quella vasca racchiusa da una scogliera frangiflutti. «Da alcuni giorni questo esemplare è entrato in questa vasca e vi è rimasto – spiega un bagnino, attento a non far entrare i bagnanti in mare –. La capitaneria di porto ci fatto issare la bandiera rossa perché è meglio non entrare in acqua». La manta probabilmente non trova il passaggio per poter uscire in mare aperto e liberarsi da quello specchio di mare chiuso tra scogliere artificiali antierosione, ed è in difficoltà.
Tuttavia, già lo scorso mese di giugno un esemplare di manta era stato avvistato in prossimità della costa verso la zona di Ronchi, suscitando la curiosità dei bagnanti.
E’ un problema tecnico scientifico e Arpat, con la Capitaneria di Porto di Marina di Carrara e la Regione Toscana stanno valutando come affrontare la situazione, non facile. “La manta è una specie protetta – spiega il presidente del Wwf provinciale e il mare è degli animali, non dell’uomo”.
Che differenza c'è tra la manta e la razza?
Le razze sono molto più piccole delle mante, le razze (genere Raja) sono voraci predatori che si aggirano sui fondali sabbiosi o fangosi di tutti i mari del mondo. Si nutrono di crostacei, molluschi, vermi marini e pesci. Viste dall'alto, hanno una caratteristica forma a rombo poiché le pinne pettorali sono angolate. Le mante si distinguono per il corpo piatto e le grandi pinne pettorali che formano una sorta di "cappuccio" sulla testa, e per la bocca situata frontalmente. Le mante, a differenza delle razze vivono in acque aperte. Alcune specie di razze sono dotate di spine velenose sulla coda, che possono causare punture dolorose, anche se raramente mortali.
