
Il mar Tirreno sempre più caldo. Come una pentola in ebollizione. Nelle prossime ore raggiungeranno i 26°C sulla superficie marina,...
Il mar Tirreno sempre più caldo. Come una pentola in ebollizione. Nelle prossime ore raggiungeranno i 26°C sulla superficie marina, ben 5 gradi in più della media stagionale. Fenomeni climatici estremi "che provocano inevitabilmente risposte altrettanto estreme anche tra gli organismi marini che popolano le nostre acque e di cui cambia la composizione con l’apparizione di specie forestiere originarie dei mari subtropicali", spiega Lisandro Benedetti Cecchi, docente ordinario di Ecologia al Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
"L’aumento della temperatura marina è strettamente legato al cambiamento climatico" - sottolinea l’esperto – che però va letto nel quadro di ‘stress multipli’ (inquinamento, sovra sfruttamento delle risorse tramite la pesca intensiva ecc…). Tutto questo determina aspetti cumulativi severi per la biodiversità marina. Proprio sul litorale pisano, venerdì, sorpresa ha destato l’avvistamento di una manta mediterranea ferita ed andata a spiaggiarsi davanti alle spiagge di ghiaia di Marina di Pisa. E qualche giorno prima un esemplare di squalo mako, della lunghezza di circa un metro e mezzo era stato avvistato da due diportisti a largo di Boccadarno, mentre in Versilia a Viareggio ha fatto la sua comparsa una medusa tropicale, la specie aliena ‘Porpita Porpita’ detta anche bottone blu.
Incontri ravvicinati del terzo tipo che, secondo lo scienziato, potrebbero essere sì collegati al cambiamento climatico, ma senza escludere ulteriori concause. Come l’ampliamento del Canale di Suez e le migrazioni di specie che risalgono il Mediterraneo e che, gradualmente, trovando temperature più elevate estendono la propria presenza verso le regioni più a nord. "Una colonizzazione" – spiega il professor Benedetti Cecchi – "che un segnale chiaro del processo di ‘tropicalizzazione’ dei nostri mari".
Ilaria Vallerini