
Martina Iacomelli, 28 anni di Marina di Pisa, vive da quattro anni a Roma dove studia recitazione
Si è appena svolta l’82esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, e sono state numerose le star ad aver fatto la tradizionale passeggiata sul tappeto rosso, circondate e acclamate dai fotografi. Tra queste la pisana Martina Iacomelli, vincitrice del premio Filming Italy Award assegnato in collaborazione con il centro sperimentale di cinematografia, che nel pomeriggio di Domenica 31 agosto ha sfilato con un lungo abito nero firmato Saman Loira sul famoso red carpet, e ha ricevuto il Premio presso la Sala Stucchi dell’Hotel Excelsior Venezia Lido. Martina, 28 anni, studia recitazione da quattro: un passo audace e coraggioso dopo aver frequentato la facoltà di Giurisprudenza all’Università di Pisa e dopo essersi resa conto non essere la sua strada. "Per me è stato un onore enorme essere lì, mi sono sentita davvero commossa e onorata di essermi ritrovata all’interno di un ambiente che ho sempre guardato con ammirazione solo da lontano" dice Martina: "Stare vicino a queste persone, che sono i big del nostro settore, è stato emozionante; anche perché sono persone semplici, espansive e che mi hanno accolta fin da subito a braccia aperte".
Martina da quattro anni vive a Roma: dopo essere entrata a far parte del centro sperimentale di cinematografia ha lasciato Marina di Pisa e si è dedicata esclusivamente alla sua grande passione, trasferendosi nella capitale: "Non mi sentivo felice e ho cambiato strada in maniera repentina" continua: "A posteriori posso dire di aver sempre avuto nel sangue questa tendenza all’arte e alla creatività, ma avevo paura di provare" Filming Italy Award è un evento speciale inserito all’interno della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. È il premio assegnato al meglio della produzione cinematografica nazionale ma anche a grandi artisti internazionali, dal pubblico e da una giuria di qualità istituzionale del mondo del cinema, ed è stata un enorme soddisfazione per Martina aver raggiunto questo traguardo inaspettato. "Mi auguro che sia solo una partenza" dice Martina "Un piccolo grande traguardo. Continuerò a studiare e a migliorarmi, per me la recitazione è un rifugio e una casa: un luogo dove mi sento libera, legittimata e allo stesso tempo messa alla prova per crescere. E’ un mezzo potentissimo, capace di connetterci prima di tutto con noi stessi e poi con gli altri, attraverso emozioni, parole e sguardi" e termina: "Non credo di poter cambiare il mondo, ma spero che il mio lavoro possa almeno suscitare un "click" nelle persone, un piccolo spostamento interiore che le direzioni verso qualcosa di nuovo. La recitazione è questo: un atto di libertà, comunicazione e trasformazione".
Maddalena Nerini