
L’iniziativa a sostegno di Global Sumud Flotilla. Anche Unipi appoggia la spedizione. Il messaggio dell’Ateneo
di Enrico Mattia Del PuntaPISACircolazione dei treni bloccata per circa un’ora, con ritardi fino a due ore. È il bilancio del blitz che ieri un centinaio di attivisti pro Palestina ha compiuto alla stazione ferroviaria di Pisa, "un assaggio – hanno spiegato – di quello che accadrà in tutta Europa se bloccheranno la Global Sumud Flotilla".
Il gruppo, intonando slogan come "Palestina libera", si è staccato da un corteo di circa 1.500 persone che aveva attraversato pacificamente il centro cittadino in sostegno alla Flotilla, fino a raggiungere la stazione. Una volta davanti allo scalo ferroviario, centinaia di manifestanti sono entrati occupando i binari 1 e 2 dello scalo ferroviario di Pisa Centrale. La circolazione è stata interrotta per circa un’ora, mentre all’esterno proseguiva il presidio degli altri partecipanti al corteo. L’occupazione si è svolta senza scontri, ma ha comunque provocato forti disagi: numerosi convogli regionali e a lunga percorrenza hanno accumulato ritardi fino a due ore. Su una fiancata di un treno è comparsa la scritta a vernice bianca "Free Gaza". La Digos ha documentato l’azione e per alcuni degli attivisti potrebbero scattare denunce.
Dopo circa un’ora i manifestanti hanno lasciato spontaneamente i binari, consentendo la ripresa regolare della circolazione. "Se perdiamo contatto con la Sumud Flotilla, noi bloccheremo l’Europa" hanno ribadito, minacciando nuove azioni nel caso Israele dovesse fermare la Flotilla: circa 40 imbarcazioni dirette pacificamente a Gaza per rompere l’embargo e portare aiuti umanitari – cibo, acqua, medicinali, vestiario – alla popolazione palestinese.
A guidare il blitz gli "Studenti per la Palestina", già protagonisti di altre iniziative: nel novembre 2023 avevano srotolato una bandiera palestinese dalla Torre di Pisa, mentre nel febbraio 2024 erano finiti sulle cronache nazionali per le manganellate ricevute dalla polizia in via San Frediano. "Se dall’Europa non entrano le imbarcazioni civili umanitarie, ma entrano invece navi, aerei e mezzi per trasportare le munizioni militari, c’è un problema che va ribaltato" hanno spiegato gli attivisti pro-Pal. Anche il sindacato di base Usb, ha minacciato uno sciopero generale. "Nel caso la Flottila venisse attaccata dall’esercito israeliano e si impedisse agli aiuti umanitari di raggiungere Gaza - hanno detto -, sarà sciopero generale immediato".
Intanto ieri anche l’Università di Pisa, con una nota ufficiale, ha annunciato il sostegno alla Global Sumud Flotilla: "Siamo particolarmente sensibili alla tragedia umanitaria in corso a Gaza. È quindi del tutto ovvio – si legge – che l’Università di Pisa appoggia l’iniziativa umanitaria intrapresa dalla cosiddetta Global Sumud Flotilla. In particolare, auspichiamo che nessuna violenza sia esercitata nei confronti degli uomini e delle donne a bordo delle imbarcazioni".
Secondo l’ateneo pisano, "l’uso delle armi da parte dell’esercito israeliano contro civili inermi configurerebbe l’ennesima grave violazione del diritto internazionale di cui si renderebbe responsabile l’attuale governo israeliano".