MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

"Il mio cuore diviso tra fede e amore"

"Il nerazzurro è un amore, ma il giallorosso è una fede. Tolta la Roma, il Pisa è la mia...

"Il nerazzurro è un amore, ma il giallorosso è una fede. Tolta la Roma, il Pisa è la mia...

"Il nerazzurro è un amore, ma il giallorosso è una fede. Tolta la Roma, il Pisa è la mia...

"Il nerazzurro è un amore, ma il giallorosso è una fede. Tolta la Roma, il Pisa è la mia seconda passione, nata grazie a mia moglie". Se non si percepisce dall’accento, ci pensano sciarpe, adesivi e orologio della A.S. Roma esposti, a far capire che il titolare dell’edicola in Largo Ciro Menotti, Augusto Costanzi, alla prima all’Arena andrebbe nel settore ospiti. Romano di nascita ma pisano d’adozione, vive a Pisa dal 1988, quando si è trasferito con la famiglia dalla Capitale. "Sono nato a Testaccio, non sono romanista per caso ma per fede – racconta –. Mio padre è nato lo stesso anno della Roma e quando avevo 6 anni mi portò per la prima volta all’Olimpico: da allora ci sono andato sempre più spesso, fino ad abbonarmi. L’ingresso della squadra, l’inno che parte, migliaia di tifosi che lo cantano in coro: vengono i brividi, è uno degli spettacoli più belli che ci siano. La lupa per me è questione di Dna, fede che non si cambia. In edicola conservo ancora la sciarpa giallorossa della mia giovinezza: un piccolo cimelio". Ma nel cuore giallorosso dell’edicolante si è fatto spazio anche un angolo nerazzurro. Un amore nato… per amore. "A Pisa ho conosciuto mia moglie – continua Costanzi –. Fin da ragazza seguiva lo Sporting Club in ogni categoria, casa e trasferta. Fu lei a portarmi a vedere il Pisa e a mettermi sulla ‘cattiva strada’. E sono diventato simpatizzante anch’io. Oggi, che mia moglie non c’è più, accanto alla mia sciarpa giallorossa tengo sempre la sua nerazzurra, quella dei tempi di Ventura". La passione per il Pisa, però, in famiglia ha preso il sopravvento: "Mia figlia è malata del Pisa, non si perde una partitae. Io la seguo, e adesso che siamo tornati in Serie A sono veramente contento".

Mario Ferrari