MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Il bilancio dell’estate. Salvata dal Solleone: "Fine meglio dell’inizio"

Con l’avvicinarsi della metà di settembre è tempo di valutazioni sulla stagione. Fontani (Sib): "Stabile agli anni precedenti, senza picchi o grossi cali".

Con l’avvicinarsi della metà di settembre è tempo di valutazioni sulla stagione. Fontani (Sib): "Stabile agli anni precedenti, senza picchi o grossi cali".

Con l’avvicinarsi della metà di settembre è tempo di valutazioni sulla stagione. Fontani (Sib): "Stabile agli anni precedenti, senza picchi o grossi cali".

di Mario Ferrari

Si è incrinata a giugno, ha rischiato di finire male a luglio, poi si è raddrizzata d’agosto. È stata un’estate a singhiozzo quella del litorale pisano: dopo due mesi di cieli troppo grigi e ombrelloni chiusi nei weekend, la stagione balneare sembrava decisamente partita con il piede sbagliato per gli stabilimenti del nostro litorale. Il sole d’agosto ha però diradato – in tutti i sensi – le nuvole di giugno e luglio, salvando in extremis un’estate che, poco più di un mese fa, sembrava irrimediabilmente compromessa. A tracciare un bilancio definitivo ci pensa il presidente del Sindacato Balneare (Sib) Confcommercio Pisa, Fabrizio Fontani, che ha definito la stagione "Finita meglio di come è iniziata".

Presidente, una riflessione sull’estate?

"Fortunatamente agosto è stato un buon mese ed è opinione generale dei balneari che alla fine dei conti la stagione abbia retto. Noi dipendiamo poco dai giornalieri e la clientela stanziale da Pisa e Livorno comunque ci è rimasta fedele".

Quindi estate promossa?

"Più che altro, stabile rispetto agli anni precedenti. Non ci sono stati grossi aumenti ma neanche passi indietro".

È bastato agosto per recuperare le presenze di un’inizio a dir poco rallentato?

"Dopo un giugno e un luglio disastrosi, in cui quasi tutti i weekend c’era brutto tempo, cielo grigio, nuvole o addirittura pioggia, l’agosto caldo e soleggiato è stato una manna che ha portato tantissime persone negli stabilimenti. È stato un mese veramente molto buono che ha salvato la stagione".

Settembre invece?

"Già più complicato perché il clima è stato molto bizzarro: prima vento, poi sole e infine pioggia impedivano di organizzarci a dovere e uniformare la clientela".

Dubita quindi che vedremo qualche ombrellone aperto fino a ottobre?

"Lo escludo. La stragrande maggioranza, se non la totalità, degli stabilimenti finisce la stagione a metà settembre. Purtroppo anche se da parte nostra ci fosse la volontà, servirebbero più esercizi pubblici e privati sul litorale per garantire un beneficio comune. Al momento perà mancano i presupposti per una vera destagionalizzazione turistica". Secondo lei ci potranno mai essere i presupposti per far vivere il lungomare oltre la stagione estiva?

"Secondo me le potenzialità ci sarebbero, ma bisognerebbe capire che tipo di turismo portare sul litorale. Credo che il turismo sportivo vada attenzionato, poiché tra Centro Coni, le tappe di Beach Soccer e le possibilità che offrono gli Europei di calcio potremmo canalizzare diverso pubblico tra Marina, Tirrenia e Calambrone. Altrimenti...". Prego. "Insistere su iniziative anche durante il resto dell’anno con mercatini ed eventi. Perché non portare una pista di pattinaggio su ghiaccio sul mare, che secondo me sarebbe molto particolare, oppure una ruota panoramica come già avvenuto a Tirrenia".

Guardando ancora più al futuro, una stagione così altalenante come questa vi rende tranquilli per le prossime estati?

"Sinceramente no. Ma questo dipende in gran parte anche dalla mancanza di garanzie legata alla Direttiva Bolkestein: se le future estati saranno così ballerine, rischiamo di vedere diversi balneari in meno. Siamo troppo vicini alla nostra fine, servono politiche nuove, valide ed efficaci".