
Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute ieri in sala Baleari
Il dibattito sulla sanità territoriale fa tappa a Pisa con la seconda giornata della Terza Riunione de L’Officina di Galeno, ospitata all’Auditorium dell’Opera Primaziale. L’appuntamento, che conclude un percorso sul ruolo delle farmacie e del farmacista prescrittore, prosegue dopo l’avvio a Palazzo Gambacorti, confermando il legame tra tradizione e innovazione che caratterizza la città.
Se la prima giornata aveva visto protagonisti la Giunta nazionale di Assofarm e il seminario sul farmacista prescrittore, oggi l’attenzione è rivolta alle esperienze regionali e ai progetti già avviati nei territori, chiamati a delineare un nuovo modello di prossimità sanitaria. Le tavole rotonde presentano buone pratiche nate in diverse aree d’Italia, con l’obiettivo di valutarne i benefici e individuare le soluzioni più efficaci. Da più interventi emerge la necessità di rafforzare il ruolo delle farmacie comunali come presidi vicini al territorio, capaci di integrare l’attività dei medici di base e affrontare le sfide poste da cronicità e invecchiamento della popolazione.
Tra i momenti centrali figura l’intervento di Sabina Nuti, rettrice uscente della Scuola Superiore Sant’Anna, che richiamerà l’attenzione sul valore della ricerca e della formazione come strumenti indispensabili per accompagnare l’evoluzione della professione farmaceutica. Ieri ha preso la parola anche il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, che ha sottolineato: "Da un lato la farmacia rappresenta professionalità, dall’altro una vocazione all’assistenza del cittadino. Difendere il mondo della farmacia significa, per me, difendere il diritto alla salute del popolo italiano. Il nostro sistema sanitario eccelle nel curare la complessità, siamo tra i primissimi sistemi nazionali pubblici mondo, va strutturata in maniera capillarel’assistenza territoriale. A questa sfida si può ovviare proprio attraverso le case e gli ospedali di comunitá e le nuove funzioni affidate alle farmacie". Tra i presenti anche il vicepresidente del Consiglio della Regione Toscana, Diego Petrucci, che ha ricordato: "Per una sanità migliore e più efficace è necessario diminuire i posti di potere e i luoghi dove si erogano servizi e prestazioni sanitarie, a partire dalle farmacie che sono al tempo stesso un presidio e un avamposto del servizio sanitario. Così facendo otterremo due ottimi risultati: avvicinare la sanità ai cittadini e decongestionare gli ospedali".
Il dibattito si concentra anche sulle condizioni necessarie a consolidare queste esperienze: un quadro normativo certo, investimenti mirati e cooperazione strutturata con i servizi sanitari locali. Le farmacie comunali, forti della compattezza dimostrata da Assofarm, si candidano così a essere protagoniste della trasformazione, assumendo un ruolo sempre più attivo non solo nella dispensazione dei farmaci, ma anche nella prevenzione, nell’assistenza e nella presa in carico dei cittadini.
La chiusura dei lavori all’Opera Primaziale non segna solo la fine del convegno, ma il rilancio di un impegno collettivo: fare delle esperienze regionali un patrimonio comune da consolidare a livello nazionale. Pisa si conferma ancora una volta luogo in cui tradizione e innovazione si incontrano per disegnare il futuro della sanità territoriale.