REDAZIONE LUCCA

“Sanità, tagli dolorosi“. L’appello di una paziente

Mariella Santoro, 55 anni, affetta fin dalla nascita da tetra-paresi spastica “La Regione ripristini le convenzioni della Fondazione Don Gnocchi con le Asl“.

La signora Mariella Santoro

La signora Mariella Santoro

"La Regione ripristini le convenzioni della Fondazione Don Gnocchi di Firenze con le Asl per i trattamenti semi-residenziali". A lanciare l’appello alle massime autorità – dal Presidente della Repubblica al Papa - è Mariella Santoro, una lucchese di 55 anni affetta fin dalla nascita da tetra-paresi spastica. In una lunga e drammatica lettera la donna racconta la propria storia: la diagnosi, la riabilitazione e in ultimo l’impossibilità di continuare il percorso di cura all’interno della stessa struttura.

"Da anni ero una paziente della Don Gnocchi, punto di riferimento per tante persone con patologie croniche – spiega Mariella -. Sono approdata da loro perché non mi ero trovata bene nelle strutture convenzionate con la mia Asl, la Toscana nord ovest. Fino al 2014 venivo ricoverata a Firenze due volte l’anno per trattamenti riabilitativi lunghi e intensivi, che poi si sono trasformati in percorsi semi-residenziali, dove quindi da sola mi occupavo di coprire il costo di vitto e alloggio. O almeno questo fino allo scorso maggio, quando dopo l’ultimo trattamento, mi hanno comunicato che non sarebbe più stato possibile accedere - se non pagando cifre molto alte – ad alcun tipo di cura, dato che la Fondazione aveva perso le convenzioni con le Asl".

Da qui la richiesta della donna: ripristinare un servizio essenziale per i pazienti cronici che non hanno le possibilità di accedere in autonomia ai trattamenti. "A nome di tutti chiedo a cuore aperto: spendiamo milioni di euro per armarci, però abbiamo meno fondi per sanità e sociale e facciamo tagli insensati. Possiamo fare in modo che dal 2026 la Fondazione Don Gnocchi torni ad avere le convenzioni? Io faccio già trattamenti ambulatoriali a pagamento una volta a settimana, ma è ben diverso poter effettuare tutti i giorni idroterapia e fisioterapia - aggiunge -. La paralisi celebrale con cui sono nata è una patologia ormai cronica ma senza riabilitazione continua e costante sono destinata a peggiorare".

A rispondere all’appello, al momento, è stato il segretario della Presidenza della Repubblica, che ha portato la lettera all’attenzione dell’assessore regionale Simone Bezzini. L’Asl Toscana nord ovest ha invece accolto la richiesta della donna di realizzare il trattamento – se non dovessero esserci sviluppi - all’interno del centro di Casciana Terme. "Pur non trattandosi di una struttura specializzata in pazienti neurologici, accetterò – conclude -. Cosa ne sarà però di tutti gli altri che non potranno più accedere ai trattamenti della Don Gocchi? Si parla tanto di attenzione ai disabili, ma dov’è quando si tagliano solo sanità e sociale? Mi auguro che qualcuno capisca e possa ripristinare una convenzione tanto essenziale".

Jessica Quilici