
La vignetta di Alessandro Sesti sul boom dei negozi di souvenir
"A Borgo Giannotti è ancora molto vivo il commercio di vicinato ed è qualcosa che va salvaguardato".
La possibile apertura di un nuovo punto vendita della catena Conad City in Borgo Giannotti riaccende il dibattito sul futuro commerciale di Lucca e genera la presa di posizione, dopo quelle di alcuni movimenti politici di maggioranza e di opposizione, anche di Confcommercio Lucca e Massa Carrara, che sta seguendo la vicenda in stretto contatto con il Comune e con i commercianti della zona.
"Situazioni come questa – così come altre anche del recente passato – rappresentano l’occasione per fermarsi a riflettere e interrogarsi sulla direzione che vogliamo dare al commercio cittadino – si legge in una nota di Confcommercio – Borgo Giannotti rappresenta un quartiere della nostra città dove è ancora molto vivo il commercio di vicinato, quello dei negozi e delle botteghe di un tempo. È qualcosa che va salvaguardato e per questo riteniamo necessario aprire un confronto strutturato per definire un vero e proprio piano del commercio".
Dunque, Confcommercio rompe il silenzio e chiede misure per tutelare l’unicità di Borgo Giannotti dove dovrebbe aprire un nuovo punto vendita Conad in un immobile di proprietà di un noto commerciante della zona, un aspetto che, anche guardando le polemiche generate sui social, ha finito per creare ulteriori motivi di tensione e malcontento da parte di molti degli esercizi che da decenni insistono nell’area.
Secondo Confcommercio, è comunque il piano del commercio l’arma giusta per provare a governare il territorio e le sue attività: per Palazzo Sani si tratta di uno strumento indispensabile per organizzare il sistema economico locale in modo equilibrato e redditizio per tutti gli attori, affrontando anche le criticità legate alla liberalizzazione delle licenze commerciali e a tutte le sue ricadute negative.
"Chiediamo al Comune – prosegue l’associazione di categoria – di avviare al più presto un tavolo di lavoro condiviso, capace di individuare i punti cardine di una governance del commercio. Serve una visione strategica che sappia coniugare le esigenze di sviluppo economico con la tutela e la valorizzazione del tessuto commerciale esistente".
F.V.