REDAZIONE LUCCA

“La frutta a dura prova per il clima”

Le alte temperature di questi giorni fanno scattare l’allarme anche per le coltivazioni, soprattutto quelle di frutta e verdura. In...

Le alte temperature di questi giorni fanno scattare l’allarme anche per le coltivazioni, soprattutto quelle di frutta e verdura. In...

Le alte temperature di questi giorni fanno scattare l’allarme anche per le coltivazioni, soprattutto quelle di frutta e verdura. In...

Le alte temperature di questi giorni fanno scattare l’allarme anche per le coltivazioni, soprattutto quelle di frutta e verdura. In particolare è la Confagricoltura a sottolineare il difficile momento che vive il settore, già in difficoltà per via di un contesto internazionale di forti tensioni e instabilità.

"La frutticoltura italiana – viene spiegato da Confaagricoltura – si trova ad affrontare sfide sempre più complesse, con ripercussioni dirette e profonde sulla produzione e sulla competitività del settore. Il cambiamento climatico in primis, oltre a ridurre le rese, sta favorendo il proliferare di insetti alieni e parassiti, aggravando ancora di più i problemi fitopatologici alle colture".

Secondo un’elaborazione della Confagricoltura su dati Istat a livello nazionale, negli ultimi cinque anni le superfici investite sono diminuite: -23% pere, -11% pesche, -8% nettarine, -7% albicocche, -6% kiwi e susine.

Non nasconde la sua preoccupazione Michele Ponso, presidente della Federazione Nazionale Frutta di Confagricoltura: “Gli agricoltori ora stanno affrontando anche le dirette conseguenze che derivano dal clima: la diminuzione della quantità, l’aumento dei costi di gestione, ad esempio per l’irrigazione d’emergenza. Tutto questo si traduce in una compressione della redditività delle imprese e conseguenze negative sull’intera economia. Serve accelerare sulle nuove tecniche genomiche e promuovere investimenti in ricerca e innovazione per produrre colture resistenti al clima e ai parassiti, con alti standard qualitativi”.